In effetti Canducci cerca di farci indossare un abito mentale che non ci appartiene, quella forma mentis e conseguente modus operandi è “patrimonio” storico della sua parte politica dove non esiste l’istituto delle dimissioni volontarie per rispetto dei principi e degli elettori.
Così come nel caso di Filippo Olivieri.
Difficile da accettare per chi si è contraddistinto per l’esatto contrario.
Due volte candidato al Consiglio Comunale e due volte bocciato dai cittadini, ha occupato senza legittimazione il ruolo di Assessore e il non essere stato riconfermato già dopo il primo mandato è la riprova del giudizio che i cittadini hanno voluto dare riguardo al suo mandato amministrativo.