SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sciopero nazionale dei lavori dei servizi ambientali, con addetti che sono scesi in piazza in molte città italiane. Lo sciopero è stato proclamato da Fp Cgil, Fit Cisl, Uilt e Fiadel.
Mentre a San Benedetto i lavoratori hanno organizzato un sit in di fronte al Municipio, a Pescara sono scesi in piazza stamattina davanti al Palazzo della Prefettura, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto il 30 giugno 2019. Il 28 settembre scorso si sono interrotte le trattative. Una decisione scaturita dalla “profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato, sia nel merito che per i tempi che lo stesso sta avendo”, spiegano i sindacati.
A Pescara, considerata l’adesione degli operatori di Ambiente Spa allo sciopero, sono stati comunque garantiti dei servizi essenziali.
Sotto i lavoratori in sciopero a Pescara davanti al Palazzo della Prefettura, sopra a San Benedetto di fronte al Municipio
“La proclamazione arriva dopo che la controparte imprenditoriale rappresentata da Utilitalia, Confindustria, Fise e Centrali Cooperative ha mantenuto le sue posizioni insostenibili – sostengono i lavoratori – in merito alla flessibilità estrema degli orari, ridimensionamento delle relazioni sindacali, precarizzazione dei rapporti di lavoro, incremento degli stipendi che non sono rapportati all’aumento del costo della vita”.
“Il disegno evidente è quello di destrutturare il costo del lavoro, provando a fare impresa solo attraverso il taglio dei salari, la precarizzazione dei rapporti di lavoro e la flessibilità totale – continuano – La piattaforma sindacale mira invece a valorizzare i lavoratori del comparto, che tanto hanno dato e stanno dando nel periodo di emergenza pandemica, con Contratto nazionale esteso anche agli impianti di trattamento delle raccolte differenziate, rafforzamento del ruolo dei lavoratori e sindacati nelle relazioni industriali, consolidamento delle norme di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, adeguati aumenti economici”.