GROTTAMMARE – Critiche al sindaco di Grottammare Enrico Piergallini in merito alla questione del Piano dei Rifiuti approvato dall’Assemblea Territoriale lo scorso 12 ottobre arrivano da alcune liste civiche e associazioni riconducibili all’area della sinistra: “Se il sindaco Piergallini sventola lo spauracchio dei cumuli di immondizia nelle strade per giustificare il suo voto favorevole a 3 impianti sovradimensionati rispetto al fabbisogno della provincia sembra dimenticare di essere un amministratore, quindi con competenze e poteri”.
“Il piano d’ambito cita doverosamente nella parte introduttiva i principi di Riduzione, Riciclo, Recupero e Riuso – si legge nella nota – perché indicato dal piano regionale e dalle direttive europee (tutto il mondo va verso queste soluzioni), ma poi come li concretizza? Prevedendo 3 impianti del tutto sproporzionati rispetto al fabbisogno attuale della provincia, che implicano tutti e tre un grande volume di rifiuti per andare a regime e necessitano dell’importazione di rifiuti da fuori. È evidente il pesante impatto ambientale così come è evidente la totale mancanza di conseguenzialità tra le due affermazioni 4 R/megaimpianti. Quindi il piano d’ambito cita le 4 R ma non le applica”.
“Il sindaco Piergallini – continuano gli ambientalisti – sa che il volume dei rifiuti è in progressiva diminuzione e questo è un trend fisiologico frutto di quella R della riduzione dei rifiuti a cui tutti i comuni lavorano costantemente. Se parliamo di programmazione e di una visione a lungo termine come è possibile ragionare sui dati di ieri?”
“Il piano d’ambito deve essere questo, una programmazione seria per affrontare e risolvere progressivamente il problema dei rifiuti come previsto dal piano regionale. La soluzione non è scavare una buca sempre più grande, ma la riduzione, il riciclo, il riuso, il recupero, è lì la soluzione vera. La paventata emergenza è un escamotage vecchio, utilizzato in continuazione per giustificare discariche e simili, dove è certo il profitto delle società di gestione e dei comuni soci, mentre è piuttosto difficile individuare il vantaggio per il territorio. All’emergenza ci si arriva. Come? Non facendo niente e aspettando che l’immondizia aumenti per poi gridare al pericolo e al ‘corri in discarica’” concludono.
La nota è firmata da Acli Terra Ascoli Piceno, Arci Piceno Fermano, Ascolto & Partecipazione, Associazione di Valorizzazione e tutela della Valdaso, Associazione I Care, Cambia San Benedetto, Casa Comune Fermo, CittadinanzAttiva Ascoli Piceno, CittadinanzAttiva San Benedetto, Comitato Aria Pulita Castel di Lama, Comitato Ci Rifiutiamo Ascoli Piceno, Comitato Fermiamo il consumo di suolo, Comitato spontaneo Acqua Pulita, Comitato spontaneo Le buone acque del Pescara, Comitato Tutela del Bretta, Dipende da noi Ascoli Piceno, Dipende da Noi Fermo, Gas Gaspe Ascoli Piceno, Legambiente Ascoli Piceno, Legambiente circolo Lu Cucale San Benedetto, Obiettivi Comuni per Offida, Tavolo Piceno Acqua Bene Comune.