Interviste in diretta dalla Sala Stampa
ANDREA MOSCONI (All. Tolentino) Pesante la sconfitta perché ci siamo svegliati dopo l’1-0. La Samb ha fatto bene, sapevamo che potevano pagare qualcosa a livello fisico, abbiamo commesso un errore difensivo, potevamo riaprirla ma siamo mancati in zona di rifinitura. Siamo un gruppo giovane, la sconfitta ci deve far crescere.
Il nostro obiettivo è la salvezza e valorizzare i giovani, siamo primi a livello nazionale come premio valorizzazione giovani. Il nostro budget è da salvezza anche se a livello tecnico siamo una buona squadra, non dobbiamo subire la partita come oggi, ci è mancato il coraggio.
Io sono abituato ad altro pubblico e altri tifosi qui a San Benedetto, altre pressioni. Invece abbiamo perso da polli. Io mi aspettavo un calo perché senza preparazione è dura, non è facile essere lucidi a livello mentale e fisico, può darsi che la Samb abbia dato in più dopo quello che è accaduto. La Samb sappiamo che in casa sa dire la sua. Le partite si decidono nel finale.
Di Domenicantonio ce l’ho avuto due anni fa e se ha i fili attaccati fa male, Fall è uno dei migliori attaccanti della categoria e ancora non dà il massimo, Frulla è un ottimo calciatore. A San Benedetto non c’è la pazienza quando le cose vanno bene in C figurarsi adesso, ma senza preparazione anche i calciatori migliori non riescono a dare il massimo, se avesse fatto la preparazione non sarebbe in questa situazione.
La Recanatese ha un attacco importante, nessuno è imbattibile. L’unica squadra che potrebbe puntare a vincere in questo girone è la Samb come pubblico, stadio e società, le altre non sono squadre imbattibili.
Noi stiamo bene così per il calciomercato.
STEFANO VISI (Preparatore dei portieri Samb) Chi lavora per la Samb e a San Benedetto sa che si lavora sempre sotto stress, venivamo da giorni complicati. Noi oggi ringraziamo i ragazzi, avevamo chiesto di mettere il cuore e credo che ce l’abbiano messo portando a casa un risultato per loro. Poi vedremo quello che succede, la risposta ottima, merito loro.
All’inizio ci poteva stare ad essere contratti per via delle vicissitudini che ci sono state, il Tolentino arrivava da risultati utili importanti e noi eravamo in emergenza totale.
Abbiamo trasmesso serenità e aggressività. Complimenti a Sante. Io qui ci sono cresciuto da bambino, so quali sono le pressioni, a chi mi conosce dico che la Samb è per tanti ma non per tutti.
SANTE ALFONSI (Allenatore Juniores Samb) La prima mezz’ora è figlia della settimana trascorsa, siamo giovani, non riescono a dare quello che vogliono. Quando andiamo in vantaggio sono più tranquilli, oggi hanno dato il cuore, lo spirito s’è visto durante la partita, si aiutavano. Ringrazio Stefano che mi sta dando una grossa mano.
Noi abbiamo vinto sulle seconde palle e sull’aggressività, avevo detto loro che lì si vinceva la partita. Noi dobbiamo giocare così e ci toglieremo soddisfazioni.
Abbiamo parlato col presidente e fino a mercoledì sembra ci saremo noi. Ci godiamo la serata ma non montiamoci la testa, non possiamo permetterci di essere superiori agli altri. Mercoledì non avremo Lulli per squalifica.
Oggi eravamo in grande emergenza, questo non va dimenticato.
Potremmo avere anche dei problemini fisici.
VISI Io per quanto mi riguarda non penso al futuro, la società ci ha chiesto di dare una mano e l’abbiamo fatto, lo faremo fino a mercoledì, poi c’è bisogno di ragionare e pensare a sangue freddo per poi ripartire.
Quando cresci qui e cresci con questa tifoseria devi fare così, devi rispettare una tifoseria che è delusa e che ha fame, io con altri staff che sono passati, so bene qual è il mio posto e quello che dobbiamo fare. Knoflach ha fatto una grande parata il secondo tempo, quello è il mio lavoro, poi vediamo.
ALFONSI Il presidente ci è vicino, ha tranquillizzato la squadra prima della partita, io da allenatore della Juniores lui ci mette la faccia, mi chiede come vanno i ragazzi, abbiamo un campo per la Juniores, ci sono stati problemi per la prima squadra, andando male la prima squadra sembra che la Samb sia un casino ma non è così.
VISI Se ci chiedono di continuare ad anno nuovo? Se c’è questa situazione, c’è un responsabile, ha un nome e cognome, una capigliatura particolare (Serafino, ndr), qui sono stati fatti dei danni alla Samb ed è stata presa in giro una tifoseria, perché sembra che avere indosso la maglia della Samb è sufficiente per vincere. In D ma anche in C, nove volte su dieci fa la partita della vita.
Se c’era la gente che voleva prendere la Samb c’è stata un’asta. Tirare avanti la Samb non è una roba semplice. Io a 13 anni stavo in curva. Io ho vissuto dei momenti indimenticabili qui ma anche tante difficoltà.
Noi facciamo il massimo delle nostre possibilità fino a mercoledì poi vediamo quello che succede, non mettiamo i carri davanti ai buoi. Già quest’anno sono state vinte delle partite anche giocando bene ma senza continuità. Non dimenticate la storia del campo, io l’ho vissute tutte sulla mia pelle, sono storie che non vanno dimenticate, tutti hanno voglia di parlare male della Samb.
La Samb ha subito un danno enorme, tutti sanno chi è stato e va ricordato. Poi gli errori li fanno tutti, ci sta. Ma non ci dimentichiamo che tutta sta situazione è partita da lì (Serafino, ndr).
La situazione Samb non è paragonabile a quella del Porto d’Ascoli che ho guidato tre anni fa.
Non dimentichiamo mai che gli attori principali sono i ragazzi.
FALL (Attaccante Samb) Tre punti importanti, era un momento difficile a livello mentale, la vittoria per noi è come ossigeno, è andato tutto bene.
Devono ringraziare Sabbadini e mister Antonioli che mi hanno cercato a lungo. Dalla situazione di Fiuggi a qui sono situazioni che non danno tranquillità, bisogna superare le situazioni difficili, io ho scelto la Samb per la piazza molto importante, c’erano altre squadre alte in classifica ma ho accettato questa sfida.
Spero di ritrovare la tribuna piena e di rivivere quei sentimenti in campo, mi hanno detto che la curva dà una spinta in più e ti fa fare un gol.
La società non ci fa mancare niente, le pressioni ci saranno, noi siamo concentrati sul campo.
Io ho giocato tre partite, col Montegiorgio non c’eravamo, con la Recanatese invece abbiamo giocato bene, abbiamo parlato molto tra di noi e anche litigato in campo per trascinare i compagni. Dobbiamo metterci sempre grinta a prescindere dall’allenatore.