SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sì con i “compagni di Ascoli che chiedono garanzie per l’ospedale Mazzoni”, ma il Pd sambenedettese, attraverso il suo segretario comunale Claudio Benigni, aggiunge: “Non ci si opponga mai ad un ospedale territoriale”.
Appoggio e distinzione, quindi, rispetto alla posizione del Pd di Ascoli che nella giornata di venerdì 14 gennaio ha manifestato davanti al Mazzoni (clicca qui): “Come Pd di San Benedetto non possiamo che essere al fianco dei compagni di Ascoli che chiedono garanzie per l’ospedale Mazzoni dando enfasi alla mala gestio della giunta regionale sull’emergenza pandemica ed anche sul come si continui a fare propaganda ingannevole sul futuro delle strutture ospedaliere. Ma questo non può significare che si manifesti contro”, scrive Benigni.
“È stato facile condividere l’esigenza di mettere sul banco degli imputati il centrodestra e chiedergli il conto, così come è stato giustamente fatto, con una interrogazione ad hoc, che finirà per mettere in evidenza la politica degli annunci del governo regionale. Una politica, che come tutti hanno visto, è sprovvista di programmazione, di fondi e di una qualsivoglia idea di cosa prevedere nel nuovo ospedale per quanto concerne specialità, servizi, strutture operative, tecnologie diagnostiche” continua il segretario.
Il quale, a questo punto, ci tiene ad evitare il possibile equivoco: “Altra cosa è però il riproporre un dualismo Ascoli/San Benedetto sul tema sanità, controproducente sia sul piano politico che sanitario. Il Partito Democratico sambenedettese sta con i sambenedettesi, questo è ovvio, e auspica che non ci si opponga mai ad un ospedale territoriale, quand’anche il reale intento sia quello di combattere le destre, perché il Pd sambenedettese non lo ha mai fatto, e rifiuta Nessuna priori di disquisire contro e a maggior ragione sul Mazzoni”.
“Tutto ciò premesso, crediamo che d’ora in avanti sia indispensabile seguitare a vigilare sulla giunta Acquaroli per evidenziarne le incongruenze rispetto alle promesse elettorali, e pretendere una drastica virata nella gestione della sanità pubblica, oramai al collasso, per potenziare i servizi esistenti e difendere il diritto alla salute dei cittadini piceni tutti, senza alcuna differenza che risiedano nelle zone interne o sulla costa. Consapevoli che il tema della sanità sia la vera priorità del Piceno e assodato che i contenuti degli ospedali siano molto più importanti dei contenitori, siamo convinti che il futuro della sanità picena e non, sia sì nel potenziamento dei nosocomi ma soprattutto della medicina territoriale e nella propria interazione-integrazione con le strutture ospedaliere” continua Benigni.
Il quale conclude aggiungendo: “Ed è proprio perciò che intendiamo occuparci di dette tematiche organizzando prossimamente qui su San Benedetto l’Agorà Democratica, alla quale invitare non solo le altre forze politiche ma anche i medici, senza dubbio i principali attori per competenza e per conoscenza delle criticità”.