ROMA – Allarme dai medici italiani. “Non abbiamo bisogno di sconti sui numeri, ma di interventi per ridurre la pressione sugli ospedali. Servono interventi di carattere restrittivo per raffreddare la curva e allentare la pressione sugli ospedali. Pensiamo a chiusure selettive”: così il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, a Tgcom24, in una nota riportata dall’Ansa. “Avevamo proposto un ritardo nella ripresa della scuola, recuperando a giugno. Quella sugli stadi è una decisione apprezzata. Si potrebbe intervenire – ha proposto – con limitazioni temporanee degli spettatori per gli spettacoli e poi riprendere normalmente le attività da febbraio in poi”.
“Bisogna ragionare non sui numeri ma sull’andamento della pandemia. Sta aumentando la pressione sugli ospedali: qualsiasi persona ricoverata, sia perché affetta da Covid, sia per altri motivi ma positiva richiede assistenza adeguata. Tutto questo non ha bisogno di sconti, di espedienti per ridurre i numeri sulla carta ma di interventi“. I reparti “sono riconvertiti in reparti Covid, gli anestesisti vengono spostati nelle terapie intensive: ciò si ripercuote su chi doveva fare un intervento, o curare uno scompenso cardiaco. In questo modo viene compromessa l’assistenza a tutti gli italiani”.