GROTTAMMARE – “Chiediamo spiegazioni relative alla consegna, dal 2012 ad oggi, di prodotti alimentari del Banco Alimentare”: è questo il quesito contenuto in una lettera, datata 12 ottobre 2021, firmata da da “soci, genitori, amministratori di sostegno e di tutori di utenti del Centro diurno e della Coser dell’Anffas onlus Grottammare”, e inviata nei mesi scorsi ad una lunga serie di autorità e rappresentanti legali di onlus.
La lettera è infatti stata indirizzata al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, alla collega di giunta Giorgia Latini, al sindaco di Grottammare Enrico Piergallini, ai referenti nazionali e regionali del Banco Alimentare Giovanni Bruno e Paola Francioni oltre che alla delegata sambenedettese Elisabetta Galieni e infine alla coordinatrice dell’Ambito Sociale Simona Marconi.
“L’Anffas di Grottammare nasce nel 1993. In tanti anni di attività si è sempre impegnata a fornire risposte ai ragazzi con disabilità considerando sempre la famiglia come risorsa da sostenere e valorizzare”, si legge nell’home page del sito della stessa Anffas grottammarese.
Nella lettera si legge ancora: “Secondo l’articolo 2 dello statuto della Fondazione Banco Alimentare Onlus, quanto recuperato o raccolto viene redistribuito a titolo gratuito a enti no profit che si occupano di assistenza e aiuto ai poveri, agli emarginati e in generale, a persone in stato di bisogno sul territorio”.
“Sempre secondo quanto previsto dal Banco Alimentare sono inoltre escluse dal beneficio dell’aiuto le strutture accreditate presso la Pubblica Amministrazione che percepiscono rette pagate con fondi pubblici e quelle in cui vivono assistiti obbligati alla corresponsione o che, comunque, versano un corrispettivo” continua il testo.
Si ricorda inoltre che “le strutture beneficiarie stipulano con il Banco Alimentare delle Marche una convenzione tramite la quale si impegnano ad utilizzare gli alimenti ricevuti esclusivamente a favore dei bisognosi; l’attività delle strutture beneficiarie per accedere al Banco Alimentare deve essere gratuita”.
Gli scriventi proseguono: “L’Anffas Grottammare è una struttura convenzionata, poiché percepisce per gli utenti del centro diurno rette da parte dell’Asur, dalle famiglie e dai Comuni di provenienza, mentre gli utenti delle Coser perpepiscono, oltre queste, una retta anche dalla Regione Marche”, retta, precisano, “comprensiva anche del pasto sia per gli utenti del centro diurno che delle due Coser”.
“Naturalmente non ci è stato è stato richiesto parere in merito né siamo stati informati preventivamente su tale scelta. Abbiamo chiesto più volte spiegazioni in merito all’utilizzo del Banco Alimentare direttamente all’Anffas ma non abbiamo ricevuto valide spiegazioni in merito”, così come, sostengono, dall’Anffas onlus nazionale.
“A nostro avviso – conclude la lettera – l’Anffas Grottammare non svolge attività caritativa nei confronti degli utenti del centro diurno e delle Coser, utenti che non sono indigenti né bisognosi né in condizioni di estremo disagio materiale, pertanto chiediamo come è possibile che dal 2012 siano stati distribuiti prodotti alimentari del Banco Alimentare”.