Focolaio dopo feste in discoteca, Asur: “i giovani hanno l’influenza di tipo A”

È l’influenza stagionale ad aver determinato decine di contagi tra i giovani partecipanti delle feste di carnevale in alcune delle discoteche locali. Sono da considerarsi concluse le indagini del Dipartimento di Prevenzione di Senigallia (AV2) sui casi di febbre che sono insorti in alcune decine di ragazzi e ragazze, tra martedì 1 e venerdì 4 marzo.
Quasi tutti avevano frequentato feste in discoteche locali nelle serate comprese tra sabato 26 e lunedì 28 febbraio. Inizialmente si era parlato di ipotesi legionella, ma dalla nota diramata dall’Asur Marche, responsabile delle decine di contagi è il virus dell’influenza tipo A, che in questi contesti di festa ha, evidentemente, trovato facile diffusione tra i giovani.
Le indagini del Dipartimento di Prevenzione sono state avviate dalla mattina di venerdì 4 marzo e si sono concluse nel tardo pomeriggio di ieri. Sono stati intervistati 115 casi, 9 di questi casi sono risultati positivi al COVID-19. Tra i campioni prelevati in ragazzi e ragazze con febbre e tampone negativo per covid-19, e inviati alla SOD Virologia di Torrette, il 100% dei casi è risultato positivo all’influenza tipo A.
Sebbene nel mese di marzo si registri ogni anno il termine dell’ondata epidemica stagionale di influenza non deve sorprendere che questa stagione sia stata differente dalle precedenti. Si tratta della seconda stagione nella quale la popolazione generale presta particolare attenzione alle norme igieniche più efficaci per la prevenzione di virus a trasmissione respiratoria: lavaggio frequente delle mani, utilizzo delle mascherine e distanziamento.
Il fatto che buona parte della popolazione giovanile fosse suscettibile all’influenza per non essersi infettata nelle precedenti annate e non aver effettuato il vaccino antinfluenzale spiega il “picco anomalo” di contagi che si è registrato in questi giorni tra i più giovani.
L’assessore regionale alla sanità Saltamartini ringrazia i numerosi Medici di Medicina Generale che hanno collaborato segnalando casi, i colleghi del Pronto Soccorso cittadino e la SOD Virologia dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona per il pronto sostegno alle attività di indagine epidemiologica.

 

Foto Ansa