SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Sono felice. E basta”. È di poche parole Tadej Pogacar, Re dei Due Mari per la seconda volta consecutiva. Sua anche la 57esima edizione della Tirreno Adriatico, e il ciclista del team UAE Emirates dopo la premiazione non vuole fare paragoni con la precedente vittoria.
Una passerella, la sua, nella settima e ultima tappa della competizione, 155 chilometri con partenza ed arrivo a San Benedetto del Tronto. Una frazione vinta dal tedesco Phil Bauhaus, davanti all’italiano Giacomo Nizzolo e all’australiano Kaden Groves.
Pogacar, vincitore a Bellante e Carpegna e in Riviera insignito del Tridente di Nettuno, precede il danese Jonas Vingegaard di 1’52” e il basco Mikel Landa di 2’33”: l’ultimo a fare doppietta è stato Vincenzo Nibali nel 2012-2013.
Allo sloveno, oltre alla Maglia Ciclamino, quella Bianca, riservata ai leader della classifica dei giovani.
La scritta Il Piceno con gli ombrelloni
Una giornata di sole e tanto pubblico in Riviera, con le novità della domenica e di un tragitto inedito, non più la cronometro, evidentemente gradite. Poco dopo le 11 il via sancito dal sindaco Antonio Spazzafumo, in viale delle Tamerici, vicino all’imbocco del Molo Sud. Il gruppo è transitato sulla Salaria e poi verso Offida, Castignano e infine Ripatransone. Quindi la nuova discesa verso San Benedetto, col circuito finale ripetuto 5 volte, tra lungomare e Statale 16, prima dell’arrivo in viale Buozzi dopo le 15.
Una domenica che è stata, oltre che vetrina, la celebrazione della città e di tutto il territorio, con la scritta Il Piceno realizzata dallo chalet Da Federico grazie all’utilizzo di 72 ombrelloni.
Foto grande Tirrenoadriatico.it