FERMO – Dopo meno di un anno torna alla Fermana Massimo Andreatini. Il dirigente romagnolo, reduce dalla parentesi di Forlì, stavolta in gialloblù coprirà la carica di collaboratore tecnico.
Dunque, un altro scossone dopo l’arrivo di mister Gabriele Baldassarri, al posto dell’esonerato Giancarlo Riolfo. La Fermana prova a fare quadrato nel tentativo di centrare la rimonta salvezza.
Di seguito il comunicato della società.
“La Fermana comunica il ritorno in gialloblù di Massimo Andreatini che, in questa fase finale della stagione, svolgerà il ruolo di collaboratore tecnico, facendo da collante fra squadra e staff e collaborando a stretto contatto con il Direttore Sportivo Matteo Scala. Per lui non c’è bisogno di presentazioni visto che è arrivato in C nella stagione 2017-2018 con il ruolo di Responsabile dell’Area Tecnica prima e successivamente di direttore sportivo, contribuendo alle quattro importanti stagioni gialloblù con altrettante salvezze e una partecipazione ai playoff. In estate il saluto per problematiche di natura personale con la scelta di avvicinarsi a casa, accettando la proposta del Forlì, ed ora il ritorno alla Fermana.
Come nasce questo ritorno a Fermo?
“È un’opportunità nata soprattutto in virtù degli ottimi rapporti che ci sono sempre stati con la società, che io considero da sempre una seconda famiglia, e con tutto l’ambiente gialloblù. Poi come si dice, gli amici si vedono nel momento del bisogno e c’era da parte mia il desiderio e il piacere di dare il mio contributo alla causa della Fermana in questo ultimo mese di campionato”.
Seppur da lontano, hai seguito le vicende gialloblù?
“Assolutamente sì, ho avuto modo di seguire tantissime gare della Fermana: l’elenco non la faccio neanche perché sarebbe fin troppo lungo. L’ho fatto da tifoso interessato e da sofferente per la situazione attuale che, sottolineo, non è niente di più né di meno che una cosa che può assolutamente accadere nel corso di una stagione”.
Lavorerai a stretto contatto con il direttore sportivo Matteo Scala.
“Con Matteo ci conosciamo bene e c’è un grande rapporto di stima reciproca. Il suo e il mio rimangono due ruoli tecnici e di grande collaborazione. Parliamo la stessa lingua a livello tecnico, confrontandoci e collaborando inquadreremo al meglio la situazione, andando a mettere quel mattoncino utile per portare a casa i risultati. Non vedo alcuna interferenza e alcun problema. Ci sono sempre diverse figure che possono apportare le proprie idee: nel calcio odierno è la normalità la collaborazione tra dirigenti”.
Foto Fermana FC