ANCONA – Applausi, sorrisi, ottimismo. È scattata l’era Tony Tiong ad Ancona. Un magnate malese sulla massima poltrona biancorossa. “Amo l’Italia e Roberto Baggio. Questo è un progetto a lungo termine” ha detto in inglese Tiong. E poi in italiano: “Forza Ancona“, davanti alla platea di giornalisti e tifosi della Mole Vanvitelliana.
Così Mauro Canil, che a distanza di 9 mesi e mezzo sta per cedere il 95 per cento di quote dell’Ancona Matelica, dopo l’accordo preliminare firmato a febbraio: “Per prima cosa saluto la padrona di casa, il Sindaco Mancinelli e l’assessore Guidotti. Vorrei ripartire da quel 14 giugno in cui è iniziato tutto, dopo essere andati a parlare nell’ufficio dell’assessore che ci ha dato il via a procedere per presentare il progetto che gli avevamo illustrato alla città e ai tifosi. E così il 15 giugno ci siamo trovati qui ed io ricordo ognuna delle parole che ho detto. Abbiamo esposto un progetto legato allo sviluppo del settore giovanile, con un ideale goniometro abbiamo tracciato delle linee sul territorio su cui volevamo lavorare, stringendo rapporti di collaborazione e consolidando l’intesa con le varie società in esso presenti. Per la prima squadra avevamo dato come obiettivo il mantenimento della categoria e voglio fare i complimenti e i ringraziamenti ai ragazzi, al mister e allo staff per la salvezza raggiunta con largo anticipo. Ci hanno fatto vivere dei momenti fantastici e per l’epilogo di stagione l’augurio è lo stesso che feci l’anno scorso. Di andare in campo con tranquillità e provare a fare sempre qualcosa di più”.
“Come metodo di lavoro – ha proseguito Canil – delego molto ai collaboratori. Roberta Nocelli, Alberto Virgili e Francesco Micciola sono tre figure fondamentali per me, brave poi a costruire a loro volta i loro staff per gli specifici ambiti di competenza. La scorsa estate siamo arrivati in punta di piedi, trovando la collaborazione di tutti, a partire dall’amministrazione comunale e dai tifosi, entrambe componenti fondamentali del progetto. Questo slogan Noi&Voi che ha inventato Roberta è la pura e semplice verità: non sono sviolinate, ma senza questa unione non si può fare calcio. La disponibilità che abbiamo trovato è stata totale e immediata per sopperire a tutte le grandi necessità relative al riportare il professionismo in una città in cui mancava da tempo. Grazie all’aiuto di tutti, dalle forze dell’ordine a ognuno dei collaboratori, tutto quello che abbiamo fatto siamo riusciti a farlo insieme. Ringrazio anche la stampa che ha fatto il suo dovere di informare e spronarci, nel rispetto di tutti. Nella conferenza stampa iniziale avevamo però anche detto che per crescere e proseguire avevamo bisogno dell’aiuto da parte degli sponsor. Proprio il buttare un occhio al futuro, alla situazione mondiale e alle difficoltà in cui molte aziende stanno versando a partire dallo scorso ottobre in cui sono iniziati aumenti forsennati delle materie prime, mi ha indotto a pensare alle promesse fatte, a mantenerle sempre e non volerle deludere. Ad oggi siamo perfettamente in regola con tutti i conti. Sono stati fatti diversi incontri con imprenditori, aziende e personaggi pubblici locali: per questo devo ringraziare la Confartigianato, che ha sempre cercato di coinvolgere imprenditori del territorio. Nonostante mi aspettassi forse qualcosa in più, ringrazio comunque chi ha creduto in noi e ci ha dato il suo sostegno e la sua fiducia. In tanti si sono avvicinati per intrufolarsi in qualche modo, ma, come avevo detto nella conferenza stampa precedente, le Società sono belle dispari e inferiori a tre. Per cui abbiamo parlato con tutti, ma con molti si è deciso di non dar seguito agli incontri. A dicembre è entrato in scena Roberto Ripa: mi ha spiegato l’ intento di Tiong, un imprenditore malese con passaporto australiano, che voleva fare calcio in Italia. Ci siamo riservati di prendere informazioni sul suo curriculum e le sue attività e, una volta verificate le garanzie, abbiamo parlato di persona. Lì ho capito la sua passione per il calcio e la possibilità con le sue forze economiche di poter far fare un salto di qualità alla società e all’intera comunità. Dopo una attenta valutazione ci siamo resi conto che aveva tutte le carte in regola per essere un treno da non perdere e su cui era giusto salire, potendo rappresentare una svolta importante. Spendo una parola infine per ringraziare i tifosi, il nostro primo sponsor e la nostra linfa vitale”.
“Non sono venuto ad Ancona per fare business – ha concluso Canil – anche in questa occasione voglio mettere la faccia. Anche in questo nuovo progetto continuerà l’importanza data al settore giovanile, senza dimenticare l’impulso alla prima squadra per la quale Tiong darà ulteriori garanzie di successo. Il mio non è un disimpegno ma una volontà di impegnarmi ancora di più per tutelare Tiong dalle cattive compagnie e fare in modo che le sue risorse siamo impegnate bene. Dico sempre ai miei collaboratori che anche un centesimo va spaccato a metà per cercare di risparmiare sempre senza buttare via niente. Canil non va via ma resta. Amo questa città, ancora di più dopo il bel percorso fatto insieme e spero che le cose in futuro vadano ancora meglio. La persona più delusa da questo passaggio è mia moglie Sabrina e speriamo di riportarla presto allo Stadio”.
È stata poi la volta di Roberta Nocelli.
“Ringrazio per la fiducia Canil che mi ha voluto al suo fianco qualche anno fa, facendomi entrare nel mondo del calcio e che mi ha permesso poi nel mio percorso di circondarmi a mia volta di persone di fiducia. Ancona mi ha subito conquistata. Ho voluto guardare occhi negli occhi Tony Tiong prima del closing per capire se potesse essere una persona di fiducia per noi, perché a questa Società tengo davvero e ne sento la responsabilità. Se resto è perché ci credo, continuerò a mettere la stessa passione e serietà di questi mesi. Da oggi si va avanti e si continua, non so se sarò all’altezza dei vostri desideri, ma di sicuro ce la metterò tutta. Saremo sempre Noi&Voi”.
La parola è passata poi a Tony Tiong.
“Ringrazio per le parole e la fiducia. Del mio curriculum da imprenditore sapete già, come sapete che sono un grande appassionato di calcio. Amo la serie A e i suoi giocatori ma il mio preferito è sempre stato Roberto Baggio, per le doti in campo e l’umiltà al di fuori. Ha fatto sognare il mondo. Amo cultura, cibo e clima italiani e non avevo dubbi sul fatto che se avesse investito nel calcio mi sarebbe piaciuto farlo in Italia. Da qui è nato il contatto con Antonio Postacchini, imprenditore italiano a Honk Kong che poi mi ha presentato Ripa e a sua volta Limatola. Subito dallo scorso ottobre ci siamo messi al lavoro per trovare il giusto club che corrispondesse ad una bella città, con sostenitori appassionati e conti in ordine. A novembre mi hanno presentato il progetto Ancona e a gennaio sono arrivato di persona in città per conoscere Canil, imprenditore serio e intelligente e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo capito di condividere i valori più importanti, come il sogno di costruire un progetto a lungo termine. Ci siamo poi incontrati con sindaco e assessore, che ci hanno testimoniato la volontà della città di sostenerci ed eccoci qui. Sono emozionato di iniziare questa avventura con tutti voi”.
È stato poi il turno di Roberto Ripa.
“Siamo qui per continuare a fare fatti e non chiacchiere. Per poter continuare a farlo servono delle strutture. Noi e voi potremo raggiungere obiettivi importanti, proseguendo sulle orme che ci hanno portato qui fino a oggi, aumentando, migliorando e potenziando il cammino con le risorse necessarie. Ci sono esempi straordinari in Italia di città anche più piccole di Ancona che con programmazione attenta hanno raggiunto serie A e serie B in maniera stabile. Qui si è creato questo connubio virtuoso tra un presidente appassionato che cercava un supporto è un imprenditore che voleva iniziare un percorso nel calcio in Italia. Ci metteremo subito al lavoro per creare le migliori condizioni per questo progetto”.
Nel finale, spazio alle domande dei giornalisti presenti.
Interpellata, ha espresso un parere favorevole anche il Sindaco Valeria Mancinelli: “Ci muoveremo in concreto per cercare in tempi ragionevoli le migliori condizioni per lo sviluppo del progetto. Il gesto di Canil è un segnale di grande amore per questa città. A volte per un bene superiore si rinuncia ad agire in prima persona per favorire un futuro migliore”.
A concludere è stata Roberta Nocelli.
“Siamo arrivati fin qui – ha sottolineato – grazie al lavoro, alle rinunce e ai sacrifici di tutti. Ognuna delle componenti ha sposato questa causa mettendoci il massimo impegno e soprattutto il rispetto verso una grande piazza come Ancona. Speriamo di iniziare insieme un percorso importante. Una persona a cui voglio molto bene mi ha detto: non è facile essere Roberta Nocelli, ma non è facile neanche essere anconetani con tutto quello che avete subito. Facciamoci un applauso a vicenda”.