L’ex sindaco di Torino, Chiara Appendino, è stata assolta nel processo per il caso Ream e che la vedeva imputata per falso in bilancio. Con lei sono stati assolti anche tutti gli altri imputati. Secondo l’accusa, l’allora primo cittadino, insieme con l’ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, e l’ex assessore Sergio Rolando, avrebbe garantito l’equilibrio del bilancio 2016 attraverso un falso contabile, ossia conteggiando un credito di 19,7 milioni ottenuto dall’aggiudicazione dell’area ex Westinghouse ad Amteco Maiora, ma non il corrispettivo debito di cinque milioni, da restituire alla Ream: somma quest’ultima che, nonostante il parere negativo dei revisori dei conti, l’amministrazione Appendino provvide a liquidare nel 2018. Alla lettura della sentenza l’ex sindaco ha pianto di gioia per l’assoluzione e per la fine di un incubo durato sei lunghi anni.