Provincia di Macerata al top in Italia, seguita da Bergamo e Monza Brianza, per indice di sostenibilità ambientale. Un dato che tiene d’occhio livelli di inquinamento, situazione idrogeologica e sismica, gestione delle scorie e dei rifiuti, ma anche rischio della transizione energetica nei sistemi produttivi. Lo attesta la seconda edizione del Rapporto Italia Sostenibile di Cerved. La particolare classifica sovverte parzialmente la mappa principale della sostenibilità delle province italiane che certifica invece una ‘spaccatura’ tra quelle del Nord (ai primi posti Milano, Bolzano, Padova, Trento, Treviso e Bergamo) e quelle del Sud (Siracusa, Vibo Valentia, Agrigento, Reggio Calabria e Crotone chiudono la classifica mentre la provincia meridionale migliore è Bari 51/a su 107). Macerata e Urbino si posizionano ai vertici della classifica italiana come livelli più bassi di inquinamento; in generale le aree metropolitane sono penalizzate da più alti livelli di inquinamento ma evidenziano risultati migliori in termini di consumi e riconversione energetica: Milano, Torino, Venezia e Padova sono le province che più frequentemente hanno superato le soglie di inquinamento da Pm10, mentre Viterbo, Macerata e Urbino risultano le migliori. L’Italia non brilla per sostenibilità: su 29 nazioni europee analizzate da Cerved occupa la 15/a posizione ed è al di sotto della media soprattutto a causa delle cattive performance economiche e sociali, mentre vanta un buon livello di sostenibilità ambientale.