ANCONA – È stata una dipendente che lavora in un asilo di campagna a trovare il corpo di Mattia, il bimbo di otto anni che era disperso dalla sera del 15 settembre: la donna l’ha individuato a circa 200 metri dall’alveo del fiume Nevola e ha avvisato il proprietario del terreno, che ha poi chiamato i Carabinieri.
Il corpo è stato rinvenuto intorno alle 15.30 in un campo a Passo Ripe di Trecastelli, a circa 13 km di distanza da Farneto, la località di Castelleone di Susa in cui la sera del 15 settembre abbandonò l’automobile, trascinata dalla piena, insieme alla madre Silvia Mereu, uscendo dal finestrino. I due erano poi stati separati dalla violenza dell’acqua: la madre è stata trovata infreddolita e ferita a un paio di km di distanza.
Al momento del ritrovamento, il piccolo indossava una maglietta gialla e verde. Nella zona sono confluiti anche vigili del fuoco, guardia di finanza, polizia locale, protezione civile e 118. La salma è stata già prelevata da un furgone delle onoranze funebri e l’autopsia potrebbe essere eseguita domani. Sul luogo del ritrovamento sono rimasti ora solo i carabinieri per i rilievi.