SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si torna a discutere di barriere architettoniche e di accessibilità in spiaggia. La consigliera Aurora Bottiglieri, referente per Partito Democratico, Articolo 1 e Nuovi Orizzonti Sambenedettesi presenterà a tal riguardo una interrogazione sull’accessibilità garantita ai soggetti con disabilità in spiaggia e in città.
“In linea con la consulta per la disabilità ribadiamo la necessità dell’attuazione di alcune priorità in tal senso, tra cui l’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e privati, la messa a norma e mappatura degli stalli riservati, l’accessibilità alle spiagge con la predisposizione con scivoli e passerelle” scrivono.
“In merito a quest’ultimo punto la precedente amministrazione, anche a seguito di esposti, aveva inviato la Polizia Municipale ad effettuare controlli che hanno portato alla verbalizzazione delle trasgressioni identificate – continua la nota – Le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Spiaggia del febbraio 2010, all’articolo 13 comma 5, obbligo dei concessionari di spiaggia, dicono infatti che l’accesso in spiaggia per i soggetti disabili deve avvenire con passerella larga almeno 1.5 metri, e che per ogni concessione debba essere garantita almeno una pedana di metri 2×2 con uno o due ombrelloni. Disposizioni analoghe sono ribadite anche dall’Art. 17 delle NTA del Piano di Gestione integrata delle Zone Costiere 2019 (Piano GIZC)”.
“Da quanto apprendiamo le procedure degli oltre 50 verbali sono state inspiegabilmente lunghe, tanto che l’ufficio contenziosi ha ricevuto i verbali definitivi solo il 13 settembre di quest’anno e provvederà a notificare le ingiunzioni di pagamento prossimamente a tutti i sanzionati contemporaneamente, in notevole ritardo rispetto ai rilievi e al riscontro delle infrazioni” continua l’interrogazione.
“Altra nota dolente per la nostra città è rappresentata dai marciapiedi, per il 50% non dotati di scivoli, e in molti casi stretti e disagevoli, tanto da non consentire con facilità il passaggio né di passeggini o pedoni con difficoltà motoria né tantomeno di persone con disabilità. Questa condizione si aggiunge alla difficoltà di accesso a negozi, ristoranti ed alberghi che non sempre si sono adeguati agli standard definiti dalla legge 13/89. Ad aggravare la situazione hanno provveduto il moltiplicarsi di cantieri edili e di occupazione di suolo commerciale, che hanno reso ormai impraticabili anche molti di quei tratti che, fino a poco tempo fa, permettevano un’accessibilità adeguata” scrive la dottoressa Bottiglieri.
“Questi cittadini purtroppo risultano spesso invisibili e ignorati; prova ne è il difettoso funzionamento della Consulta comunale per la Disabilità. Eppure noi riteniamo che l’attenzione ai servizi dedicati ai disabili possa essere un elemento di forte qualificazione del territorio, e che in questo senso si potrebbe costruire un’offerta d’eccellenza coinvolgendo anche gli altri comuni della riviera, elaborando standard comuni di alto valore sociale e spendibili anche in chiave promozionale” si legge.
Le richieste al sindaco sono infine le seguenti:
- per quale ragione la contestazione delle infrazioni relative alle concessioni balneari ha richiesto tempi così lunghi;
- se l’amministrazione ha attuato rimedi organizzativi che impediranno il ripetersi di simili ritardi;
- se, a quanto risulta all’ente, dopo le rilevazioni delle infrazioni riscontrate lo scorso anno i concessionari di spiaggia in difetto hanno almeno provveduto a mettersi in regola;
- se sono stati effettuati ulteriori controlli dalla Polizia Municipale in merito e, in caso affermativo, quali ne siano i risultati;
- se ritiene utile avviare un confronto con i comuni della costa picena per perseguire l’obiettivo di garantire la massima accessibilità al litorale e, in caso affermativo, in quali tempi;
- quali azioni intende intraprendere per superare la cronica inaccessibilità di gran parte della città a numerose categorie di cittadine e cittadini.
“La nostra coalizione esorta vivamente il Sindaco, infine, ad onorare quanto promesso in campagna elettorale e a predisporre in tempi brevi il PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) rispettando la legge 104/92, e ad effettuare il controllo periodico a chi non rispetta o adegua le proprie strutture come previsto dal regolamento piano spiaggia comunale e regionale sopra citato e dalle altre fonti normative in materia” termina l’interrogazione.