Alle 18.30 su Tg Marche servizio sulla conferenza stampa
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessun conflitto di interessi. Italia Viva respinge le accuse di Fratelli d’Italia in merito ad un presunto conflitto di interessi della consigliera di San Benedetto Viva, Giselda Mancaniello, sulla delibera del bilancio consolidato approvata nel Consiglio Comunale del 29 settembre.
Il motivo? Lo spiega in poche parole la stessa Giselda Mancaniello con Gianluca Pompei, segretario provinciale di Iv: “Semplicemente nel Bilancio Consolidato non era presente alcun riferimento alla Picenambiente. Il che è risaputo perché proprio questo tema, ovvero il mancato inserimento della Picenambiente nel Bilancio Consolidato, è stato ampiamente dibattuto. Ci chiediamo perché Fratelli d’Italia, prima di lanciare certe accuse, non legga le carte”
Di seguito l’intervista di VeraTv a Nicolò Bagalini di Fratelli d’Italia realizzata ieri, 7 ottobre.
Rincara la dose Pompei: “Bagalini non sa cosa cerca, Cava non sa cosa trova, Troli non sa cosa legge. Bagalini non sa cosa cerca perché ha parlato di una fattura invece si trattava di una procedura negoziata: il 31-12-2021 non è la data della fattura ma della procedura negoziata”.
E ancora: “Cava fa un ragionamento campato in aria mentre Troli che è avvocato dovrebbe sapere che se una società non è inserita nel perimetro delle partecipate non si può votare sulla stessa società. Bagalini magari è inesperto e non si è accorto che il contratto era di maggio, su Cava invece la valutazione è politica, il suo percorso politico è stato sempre da tanti anni a ricoprire lo stesso ruolo allo stesso livello allora non sei esperto, sei ripetente. Per quanto riguarda Troli ha dichiarato che la nostra consigliera si doveva astenere, quanto meno non ha approfondito. La battaglia politica è sempre legittima, ma quando si cerca di sollevare dubbi anche a livello personale, almeno si abbia la buona creanza di leggere gli atti. Se mai capiterà qualche svista, non è da Fratelli d’Italia che ci possiamo attendere chissà quale controllo. Noi ci stiamo battendo per condurre la Picenambiente nel perimetro delle società partecipate a controllo pubblico: semmai ce la faremo, in Consiglio Comunale si valuteranno eventuali astensioni”.
Il vicesindaco Tonino Capriotti aggiunge: “Il fatto che la Picenambiente non sia a controllo pubblico ne fa comunque una società partecipata, a dicembre poi nella ricognizione delle Partecipate si può valutare l’eventuale astensione per conflitto di interessi”.
Ci sono stati ulteriori voti della consigliera in merito a Picenambiente? Interviene Luigi De Scrilli, avvocato e iscritto a Iv: “Non c’è alcuna utilità anche potenziale o astratta per la Mancaniello. Fratelli d’Italia non troverà nessun avvocato che accetterà simile ricorso, perché non c’è alcun interesse anche se Giselda dovesse votare in futuro sulla ricognizione delle partecipate. L’atto non inficia il contratto già concluso tra Picenambiente e Tmt”.
Conclude Pompei: “Hanno accennato anche alla posizione del presidente Francesco Chincoli, dimenticando che è stato nominato da loro ed è stato rimosso da noi…”