SAN BENEDETTO – Sono due e non tre, i colpi di pistola esplosi martedì mattina in una concessionaria di Porto d’Ascoli, teatro di una sorta di agguato ai danni del titolare: un ascolano di 62 anni.
L’uomo è rimasto lievemente ferito ad un piede, colpito da un proiettile di rimbalzo partito dall’arma, con matricola abrasa, di un 43enne sambenedettese che opera nel settore immobiliare.
I due si conoscevano e l’aggressore poco dopo si è consegnato spontaneamente in Commissariato, ed è stato arrestato per porto abusivo di arma clandestina e minacce aggravate. Al momento è stato escluso il tentato omicidio perché i colpi sono stati volutamente sparati fuori bersaglio, per spaventare il commerciante, avrebbe spiegato l’indagato agli inquirenti.
L’uomo, difeso dall’avvocato Maurizio Cacaci, si trova ora recluso nel carcere di Marino del Tronto dove domani si svolgerà l’udienza di convalida, durante la quale dovrà spiegare i motivi che l’hanno spinto alla grave intimidazione. Alla base potrebbero esserci motivi economici, ma la Polizia continua ad indagare sulla sparatoria che ha fatto parecchio rumore in città.
L’attività di via Valtiberina, teatro della sparatoria, è stata posta sotto sequestro. E prima di apporre i sigilli sul posto, per ore hanno operato gli esperti della polizia scientifica, alla ricerca delle pallottole sparate e delle tracce necessarie per ricostruire l’accaduto.
Un altro grave episodio di cronaca nella Riviera delle Palme dove meno di due settimane fa, in viale dello Sport, c’era stato un accoltellamento in strada. Mentre lo scorso settembre un’auto era stata data alle fiamme in via Volta. Un atto di ritorsione su cui continuano le indagini delle forze dell’ordine.