PESCARA – I lavori sono ormai giunti al termine. Nei mesi scorsi sono stati anche presentati, alla stampa, i nuovi mezzi, ma ora l’opera, di cui si parla da oltre 20anni, rischia di saltare. “Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo – sezione staccata di Pescara (Sezione Prima), accoglie nei termini e limiti indicati in motivazione il ricorso presentato dal Comitato Strada Parco Bene Comune. Condanna tutte le parti resistenti e controinteressate, in solido tra loro e in parti uguali, al pagamento delle spese processuali, in favore della parte ricorrente, che liquida in complessivi 6.000,00 euro, oltre contributo unificato e accessori come per legge…”. Si legge così in calce al dispositivo del Tar. Arriva dunque un altro stop alla realizzazione della filovia. La decisione è stata presa nella camera di consiglio del 14 ottobre 2022.
Contro tale decisione si potrà ricorrere al Consiglio di Stato.
E’ stato in sostanza annullato il nulla osta sulla sicurezza, emesso dal Ministero dei Trasporti, perché non è stato concesso in modo definitivo su tutto il sistema del progetto relativo alla filovia, ma solo sulla terza variante. Si riparte dalla ‘Via’, Valutazione di Impatto Ambientale.
“E’ appena il caso di evidenziare”, si legge nel dispositivo, “che le demolizioni, le modifiche e quant’altro dovesse emergere come necessario, non solo in sede di screening ma anche in sede di nulla osta di sicurezza, obbligherebbe comunque l’Amministrazione a provvedervi, previa appunto rielaborazione progettuale, prima della eventuale messa in esercizio”.