Sono stati ascoltati a porte chiuse oggi a Perugia i due uomini con i quali Pamela ha avuto rapporti dopo avere lasciato la comunità a Corridonia e prima di essere uccisa. A deciderlo è stato il presidente della Corte d’assise d’appello, Paolo Micheli, accogliendo la richiesta di uno di loro che tramite il suo legale ha parlato della necessità «di tutelare la riservatezza del testimone che è stato già vittima dell’indesiderato clamore mediatico connesso alla vicenda e la sicurezza dello stesso». I due testimoni sono citati per il processo d’appello bis (si discute per la sola violenza sessuale che può comportare un ricalcolo della pena) nei confronti di Innocent Oseghale, già condannato all’ergastolo per avere ucciso e fatto a pezzi la giovane Pamela Mastropietro nel gennaio del 2018 a Macerata. Presenti in udienza il padre e la madre di Pamela, Alessandra Verni, assente invece l’imputato difeso dagli avvocati Umberto Gramenzi e Simone Matraxia. Anche oggi amiche e amici della giovane hanno tappezzato la piazza all’esterno di Palazzo di Giustizia con striscioni a sostegno della famiglia della vittima e contro Oseghale. «Giustizia per Pamela Mastropietro» si legge in uno di questi, accanto alla foto della giovane.