SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Antonini, la scadenza rispettata da Renzi e i tifosi pro Massi. Un’altra giornata intensa in casa Samb, con la squadra che ha proseguito ad allenarsi, in attesa che venga pagato almeno un acconto dei rimborsi spese sempre fermi a ottobre: entro venerdì, sennò niente partita con il Porto d’Ascoli.
Intanto, però sul fronte societario oggi c’è stato un altro contatto tra Roberto Renzi, il legale rossoblù Cesare Di Cintio e Valerio Antonini (nella foto), l’amministratore delegato della Quanton Commodities Ltd, trading house di base a Londra specializzata nel commercio internazionale di cereali e interessata a rilevare il club rossoblù. Ebbene, dopo la chiusura dei giorni scorsi, quando comunque tra le parti erano intercorsi due colloqui, oggi Antonini avrebbe ribadito l’offerta di mezzo milione di euro (senza debiti). E chiesto a Renzi una risposta entro lunedì. Per il 47enne romano non sarebbe un problema la diffida a trattare ricevuta recentemente dalla Gruppo Tempo, la cooperativa capitolina che a fronte di un credito di circa 220mila euro nei confronti della Garigliano Immobiliare, l’ammiraglia rossoblù, ha ottenuto il pignoramento delle quote della Samb.
Resta invece più defilato, dopo le uscite della settimana passata, il commercialista romagnolo Luca Mancini, ex Cesena e San Marino, che sarebbe il tramite di un fondo straniero.
In questo bailamme la maggioranza dei tifosi continua a preferire l’ipotesi Vittorio Massi, presidente dell’altra squadra della città, il Porto d’Ascoli, che più volte si è detto pronto al grande salto, magari insieme al main sponsor rossoblù Luigi Rapullino, ma ripartendo da zero. Incassato l’appoggio dei tifosi, che hanno già manifestato di non gradire soluzione da fuori, Massi rimane dietro le quinte.
E Renzi? Il presidente rossoblù, ritiratosi da settimane a Roma, oltre alle trattative più o meno ufficiali deve parare i colpi. L’ultimo è la scadenza della rata di febbraio dei lodi arbitrali che riguardano 6 giocatori della gestione Domenico Serafino, andati a sentenza. Ecco, quota pagata. Ieri sono stati conciliati altri 2 lodi (la prima di 6 rate, il 15 marzo) e presto toccherà a un altro paio.
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