Non si è fatta attendere la replica dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini dopo la polemica per una sua presunta frase sessista sulle infermiere: “Rispondo alla sinistra che la frase (“Chi non ha mai amato un’infermiera?”; ndr) continuava: chi non ha mai amato un’infermiera, quando si sta male? E’ tipico della sinistra espungere una parola da un contesto per delegittimare l’avversario politico, tipico esempio della scuola bolscevica, di cui gli esponenti della sinistra sono maestri”.
Risponde così alle accuse di sessismo l’assessore regionale alla Sanità delle Marche e vice presidente della Regione, Filippo Saltamartini per le polemiche suscitate da una sua frase durante un convegno promosso dall’Opi (Ordine delle professioni infermieristiche) ad Ancona.
“Il contesto del Convegno – dice all’ANSA l’assessore – ha messo in luce il cambiamento di paradigma con cui il Governo nazionale e quello regionale hanno modificato i trattamenti del personale, da ultimo con il decreto legge 30 marzo 2023, n.34 (aumento delle retribuzioni, depenalizzazione della responsabilità medica, liberà attività dopo l’orario di servizio eliminando il principio di esclusività)”. “Gli infermieri ed i medici salvano vite, avevo aggiunto – prosegue Saltamartini -, è una missione diversa da ogni altra professione della pubblica amministrazione e per questo serve anche una revisione dei trattamenti”. “In una corsia di ospedale, di fronte anche a patologie gravi, chi non ha ‘amato’ un medico o un infermiere? Qual è il significato sessista?”.