Centinaia di migliaia di documenti finiti nelle mani sbagliati, almeno 10 gigabyte di dati riservati hackerati alla Asl 1, lo scorso 3 maggio, e pubblicati questa mattina sul dark web dal gruppo Monti, che ha rivendicato l’attacco. E ora il caso finisce all’attenzione della Commissione regionale Sanità. A darne annuncio è il consigliere penta stellato Giorgio Fedele che avverte sulla possibilità che vi siano altri dati rubati dal database dell’Azienda sanitaria abruzzese. Si tratta di informazioni che contengono dati personali dei dipendenti e dei pazienti. “Le pubblicazioni di queste ore non lasciano ben sperare – aggiunge Fedele – potrebbe essere stato già avviato un conto alla rovescia con divulgazione progressiva di altro materiale”. Nella peggiore delle ipotesi i dati potrebbero essere venduti a miglior offerente.