ANCONA – Il voto delle amministrative ad Ancona restituisce “un risultato che per la prima volta non indica la coalizione uscente di centrosinistra in prima posizione”.
È il commento del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, sull’esito delle elezioni comunali nel capoluogo marchigiano che si sono svolte il 14 e 15 maggio.
Al ballottaggio del 28 e 29 maggio ad Ancona, si sfideranno Daniele Silvetti (centrodestra), 45,11% al primo turno, e Ida Simonella (centrosinistra) che ha raccolto il 41,28% dei voti.
A margine della seduta del Consiglio regionale, parlando con i giornalisti, il governatore ha detto che “il secondo turno, il ballottaggio, è completamente una sfida nuova, che dovrà vedere un dibattito” tra “le varie aree interessate, che potranno poi dare il risultato finale fra 15 giorni”.
Secondo Acquaroli, il ballottaggio “si prevede molto combattuto” come “già si prevedeva ben prima del risultato di ieri”. L’esito uscito dalle urne del capoluogo di regione, l’unico al voto nel Paese, “è sicuramente molto importante, però sappiamo che è un risultato parziale: per parlare di risultato storico vorremmo vedere quello che succederà tra due settimane”.
“Il mio auspicio – ha aggiunto – è che la città possa utilizzare questi 15 giorni per riappassionarsi ai programmi, e riappropriarsi di una partecipazione democratica”. A proposito dell’affluenza, al 54,94% degli aventi diritto ad Ancona, il governatore la definisce “il dato più importante”; “ci fa capire quanto la città (Ancona, ndr) abbia partecipato, sicuramente è un dato un po’ sotto la media, però credo che sia stato comunque un primo turno con sei candidati sindaco, che hanno espresso la loro programmazione e la loro proposta per la città”.