Evitare l’onta delle due Samb in campionato. Sembra essere questo l’obiettivo principale di una San Benedetto rossoblù sempre più sofferente dopo le ultime complicate stagioni. Nel mezzo, la figura isolata di Roberto Renzi, sul cui groppone grava un debito verso i giocatori e lo staff tecnico, per mensilità non pagate da novembre in poi, stimate in 500 mila euro, a cui si sommano alcuni debiti verso i fornitori, gli oltre 220 mila euro di quote pignorate tramite la Garigliano Srl, e i debiti verso il Comune per l’affitto dello stadio.
Si fa sempre più largo anche l’ipotesi di un intervento del sindaco Spazzafumo, il quale, lo ripetiamo da tempo, potrebbe anche annunciare un nuovo bando di concessione nel quale vietare o rendere difficile l’uso dello stadio da parte di chi, come la Samb di Renzi, ha avuto penalizzazioni per ritardi nei pagamenti sportivi.
Renzi intanto attende l’udienza fissata venerdì alle 9.45 al Tribunale di Ascoli dove si esaminerà l’insinuazione tardiva della Reale Mutua nel fallimento della gestione Serafino, a seguito delle fidejussioni emesse. Anche Renzi spera di ottenere qualcosa da questa udienza, ma le cifre che eventualmente potrebbe introitare non sarebbero assolutamente sufficienti a saldare quanto dovuto a calciatori e staff se non, forse, per una mensilità o meno.
Sullo sfondo, o forse sempre più in primo piano, ecco l’operazione Massi. Tornato dall’estero, attende probabilmente di conoscere l’esito della Samb di Renzi per evitare di creare un doppione ma comunque si sta già muovendo per farsi trovare pronto entro la fine di giugno, trasformando il Porto d’Ascoli in una Nuova Samb. Dopo i contatti con il consulente sportivo Max Fanesi, inizialmente si erano sondate le figure del direttore sportivo Stefano De Angelis, nato a San Benedetto, legato all’allenatore Mirko Cudini, che a San Benedetto ha giocato nelle giovanili e ha esordito coi professionisti. Entrambi hanno vinto il campionato di Serie D a Campobasso. Ma negli ultimi giorni ci sarebbero stati contatti con un altro cavallo di ritorno, Andrea Iaconi, giuliese e direttore sportivo della Samb nei primi anni Novanta, sotto la gestione di Venturato. Nel frattempo Iaconi ha maturato esperienze, tra le altre, a Pescara e Brescia e il suo nome fu accostato nuovamente alla Samb proprio nei giorni caldi della gestione Serafino, quando un gruppo abruzzese tentò di accordarsi con il cantante calabro-argentino.
Massi, che nei prossimi giorni potrebbe incontrare Spazzafumo, avrebbe con sé altri imprenditori locali ma soprattutto deve valutare il coinvolgimento anche di Luigi Rapullino oltre a quello di Franco Fedeli. Sia il patron di Sideralba che l’ex presidente rossoblù potrebbero dare il loro apporto forse sotto forma di sponsorizzazione ma entrambi non disdegnerebbero l’ingresso nella Nuova Samb a patto che nella compagine societaria nessuno possegga quote di maggioranza.
Insomma, i giochi sono tutti aperti. Aspettando Renzi.