Il ministero dell’Interno ha reso noto il piano di potenziamento delle questure dal quale si evince che a quella di Ascoli verranno assegnati solo sei uomini di rinforzo, due presso la sezione della polizia stradale e gli altri quattro per tutti gli altri uffici a fronte dei 23 operatori che nel corso del 2023 saranno pensionati. Una situazione che preoccupa il Sap, il Sindacato autonomo di polizia.
“Soltanto pochi mesi fa apprendemmo la confortante notizia che la provincia di Ascoli Piceno, in
base all’indice di criminalità redatto dall’Osservatorio Lab24 del quotidiano Sole 24ore, fosse risultata
89ima nella graduatoria di pericolosità nazionale – si legge nella nota diffusa dall’organizzazione sindacale -. Scrivemmo che il dato ci riempiva di orgoglio poiché certamente merito primario, ma non solo,
di quell’importante risultato, fosse la preziosa attività svolta dagli uomini e dalle donne della Polizia di
Stato nonché dalle altre Forze dell’ordine che operano 24 ore su 24 con grande abnegazione.
Sottolineammo inoltre che fosse interesse collettivo imprescindibile sia economico che sociale
mantenere la nostra Provincia sicura ma che per farlo fosse necessario l’impegno di tutti gli attori
Pubblici e Privati che operano sul nostro bellissimo territorio affinché si invertisse la pericolosa
contrazione di personale della Polizia di Stato intervenendo, ognuno nei proprio ambiti di competenza,
affinché il Ministero dell’Interno provvedesse all’assegnazione di un congruo numero di agenti di
pubblica sicurezza che potesse sopperire al pensionamento di ben 23 operatori di Pubblica Sicurezza
previsto nel solo anno 2023.
Ricevemmo rassicurazioni in merito dal Sig. Questore, dal Sig. Prefetto nonché dalle massime
Autorità cittadine, eppure, nonostante ciò, con profonda preoccupazione siamo qui a registrare e
denunciare che è notizia ufficiale di ieri che a questa Provincia saranno complessivamente assegnati
soltanto 6 uomini di rinforzo (2 presso la Sezione Provinciale della Polizia Stradale, 4 per tutti gli altri
Uffici presenti nella provincia di Ascoli Piceno).
Il piano di (de)potenziamento del Ministero dell’Interno produrrà dunque una contrazione, al
momento (ci sarà un nuovo piano per il prossimo mese di dicembre), di ben 17 operatori di P.S. entro
l’anno 2023, che, come è facile comprendere, comporterà anzitutto un inevitabile peggioramento dei
servizi al cittadino sia per quanto concerne il controllo del territorio sia nella non meno importante
gestione delle pratiche burocratiche quale rilascio di passaporti, licenze e permessi di soggiorno.
Questa O.S. giudica inaccettabili le scelte del Ministero dell’Interno, ancor di più perché esse si
basano su una pianta organica di uomini assolutamente insufficiente per le esigenze del territorio sia
ascolano che rivierasco soprattutto alla luce delle problematiche di Ordine e Sicurezza Pubblica che
sempre più lo interessano.
Ritenendo che la disattenzione riservata a questa Provincia anche da questo Governo, in
preoccupante continuità con i precedenti, non debba ancora una volta ricadere sugli operatori della
Polizia di Stato che Noi rappresentiamo i quali, in numero sempre minore, non riescono più a sopperire
alle mancanze organizzative Dipartimentali, questa O.S. comunica che promuoverà forme di protesta
presso gli organi Istituzionali, nonché sensibilizzare le massime Autorità politiche provinciali affinché si
ponga definitivo rimedio”