MORRO D’ALBA – Morro d’Alba è un piccolo paese con 1789 abitanti dalle origini molto antiche situato tra Senigallia e Jesi, a 200 metri sul livello del mare. Conserva molte testimonianze del passato e vanta un primato: è l’unico borgo italiano fortificato ad avere un camminamento di ronda, la Scarpa, lungo tutte le mura, coperto e fiancheggiato da arcate.
La cinta muraria di Morro d’Alba, è di andamento irregolarmente pentagonale con sei bastioni.
Nel corso dei secoli gli abitanti del paese hanno scavato un complesso labirinto di grotte, collegate tra loro da gallerie, che costituiscono una sorta di seconda città sotterranea.
Tanti i siti turistici di interesse a partire dal palazzo comunale, mentre il prodotto più famoso è il vino DOC Lacrima di Morro d’Alba, conosciuto già al tempo dei romani.
Tanti motivi che rendono orgoglioso il sindaco Enrico Ciarimboli, confermato primo cittadino alla recente tornata amministrativa con il 56,43% dei consensi.
ENRICO CIARIMBOLI sindaco di Morro d’Alba
“E’ un orgoglio ed anche un onore poter continuare il lavoro che abbiamo fatto. Il risultato che abbiamo raggiunto dimostra che i cittadini di Morro d’Alba hanno apprezzato il lavoro degli ultimi cinque anni, basato su un rilancio del territorio. Noi lo chiamiamo Rinascimento, perché l’abbiamo incentrato sulla cultura lavorando sulla capacità di proporre la nostra storia ed i suoi punti di interesse. Inoltre sviluppare il turismo e fare conoscere Morro d’Alba anche fuori dal territorio comunale con il suo prodotto più importante che è il vino Lacrima di Morro d’Alba. Uno sforzo che è nato anche da un senso di orgoglio, perché la mia esperienza amministrativa di cinque anni fa, è nata a seguito del mancato raggiungimento della precedente amministrazione: la fusione per incorporazione con Senigallia. Questo ha mosso un senso di orgoglio in tutta la cittadinanza ed è stata una consapevolezza piena delle potenzialità che siamo stati bravi ad esprimere come amministratori”.
Nei prossimi giorni è in programma un evento importante. Si tratta della 41° edizione del Cantamaggio, la rievocazione del canto di questua per le vie del paese che riprende la tradizione antica delle nostre terre e che nasce dalla cultura mezzadrile del nostro territorio. Vantiamo di essere una sorta di capitale della cultura mezzadrile ed abbiamo nei nostri sotterranei un museo che si chiama Utensilia, che è una raccolta ragionata di strumenti dell’agricoltura che vogliono testimoniare questa capacità”.