Le imprese e i cittadini di Senigallia e dell’hinterland esprimono la necessità di una soluzione per garantire la sicurezza del territorio attraverso interventi prioritari di pulizia dei letti dei fiumi, prima ancora di pensare a opere come le vasche o le casse di espansione, che risulterebbero inefficaci e non risponderebbero all’attuale pericolo. Questo concetto è espresso in un documento redatto dal “Comitato tra i due fiumi (Misa e Nevola) – Le imprese per il territorio. Alluvione 15 settembre 2022”, che è stato inviato ai ministri Nello Musumeci (Protezione Civile e Politiche del Mare), Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica) e alla Regione Marche, rappresentata dal presidente Francesco Acquaroli, commissario delegato per l’emergenza.
Nel documento si sottolinea che l’urgenza di intervenire supera di gran lunga la realizzazione di opere come le vasche, che risultano inadeguate rispetto alle reali necessità del territorio. Non c’è più tempo da perdere. Non è accettabile dedicarsi solo a studi e progettazioni, mentre le imprese e i cittadini chiedono un intervento immediato per mettere in sicurezza l’area, attraverso un’attività globale di pulizia e ripristino dei letti dei fiumi, compreso l’eliminazione dei cumuli di detriti che ostacolano il regolare deflusso delle acque e innalzano pericolosamente il livello dei fiumi.
Sono passati oltre otto mesi da una tragedia che ha causato la distruzione di vite e beni. Le imprese, i cittadini e il territorio dei fiumi Misa e Nevola stanno ancora cercando di riprendersi, affrontando difficoltà economiche, emotive e umane, che si susseguono in ogni ora trascorsa. Nonostante i fondi, le agevolazioni e le deroghe normative, a otto mesi dal disastro, gli interventi e il supporto sono risultati insufficienti.
Il 15 settembre, durante l’inondazione che ha colpito la zona, le aziende e i cittadini hanno constatato l’assenza di soluzioni concrete, l’urgenza di interventi necessari e indispensabili, avendo perso ogni speranza che li aiutasse a andare avanti dopo la tragedia del 2-4 maggio 2014.
Il Comitato lamenta che finora siano stati effettuati solo interventi limitati e sporadici, non adeguati alla gravità della situazione e alle reali necessità di intervento, considerando i fondi messi a disposizione dal governo per fronteggiare l’emergenza.
È fondamentale che le autorità competenti prendano atto di queste richieste e agiscano concretamente per garantire la messa in sicurezza del territorio. Le imprese e i cittadini sono uniti nella richiesta di un’azione tempestiva e adeguata, al fine di prevenire future