Inchiesta Pescara, sindaco Masci: “Non ci siamo accorti di nulla”

PESCARA  – “Io come sindaco ed i miei assessori siamo rimasti attoniti da quanto emerso da questa inchiesta soprattutto per la questione relativa all’uso di sostanze stupefacenti. Non ci siamo mai accorti di nulla e quando venerdì scorso, rispetto alle voci che correvano, ho chiesto a Trisi se fosse vero mi ha assicurato di no”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Pescara Carlo Masci durante una conferenza stampa in Comune convocata per illustrare la posizione dell’amministrazione dopo il terremoto che la scorsa settimana ha colpito il settore dei Lavori pubblici con l’arresto del dirigente pescarese FabrizioTrisi per corruzione e di altri dipendenti comunali. Quanto alle vicende sugli appalti, Masci ha detto che “non è compito della politica entrare nel merito delle assegnazioni dei lavori, si tratta di atti gestionali”. Intanto sono state attivate tutte le misure di sicurezza: il dirigente è stato sostituito, i dipendenti indagati allontanati ed istituito comitato strategico per la riorganizzazione dell’attività amministrativa.

“Trisi è stato scelto con regolare procedura di selezione pubblica Ex Art. 110, in base al suo curriculum e alle sue competenze. In questi anni con lui abbiamo avuto sempre un rapporto di stretta fiducia, segnata, talvolta anche da lievi contrasti, come giusto che sia, per via di un suo particolare temperamento, ma nè io ne i miei assessori ci siamo mai accorti di nulla. Sulle vicende, poi, emerse riguardo al presunto uso di sostanze stupefacenti, il mio stile di vita non mi consente di intravvedere comportamenti che possano avere a che fare con questo tipo di abitudini”, ha poi proseguito Masci.

La Procura di Pescara ha emesso 4 mandati in carcere nei confronti del dirigente Fabrizio Trisi per un presunto giro di mazzette e soprattutto di droga, per l’imprenditore Vincenzo De Leonibus e due spacciatori, mentre tra gli indagati risultano anche due funzionari pubblici, sodali di Trisi e De Leonibus: Alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini il sindaco ha anche annunciato di aver intanto sostituito Trisi con il dirigente Giuliano Rossi, di aver allontanato i due funzionari sotto inchiesta e di aver istituito un comitato strategico per la riorganizzazione di tutta l’attività amministrativa: “Abbiamo da subito pensato alla salvaguardia dell’Ente, attivando tutte le misure di sicurezza e predisponendoci alla continuità dei lavori, che sono tanti, relativi ai numerosi progetti in campo”. Momenti di tensione, durante, la conferenza stampa per il blitz dei consiglieri di opposizione che hanno consegnato un documento al sindaco, ricordandogli che già da ottobre lo avevano avvisato sulle presunte anomalie all’interno dell’Ufficio dei Lavori Pubblici e ribadendo l’invito a dimettersi: “Non è mia abitudine – ha precisato Masci – come principale responsabile di questo Ente, farmi da parte, il mio impegno è quello di ripartire al più presto con l’attività per rispetto dell’intera collettività”.