Clonare la scheda SIM di un cellulare e utilizzarla per commettere truffe è diventata una pratica sempre più diffusa, che purtroppo coinvolge spesso persone anziane e poco esperte di tecnologia. Tuttavia, non sempre i malintenzionati riescono a raggiungere il proprio scopo, grazie all’attenzione e alla prontezza di coloro che cadono nella trappola.
È il caso di un anziano residente ad Arcevia, in provincia di Ancona, che ha evitato di essere truffato da un individuo che aveva clonato la scheda SIM del cellulare di sua figlia. Questo truffatore ha inviato un SMS all’anziano, fingendo di essere sua figlia e chiedendogli 4.000 euro per pagare delle bollette urgenti. Fortunatamente, l’anziano ha intuito che qualcosa non andava e si è rivolto prontamente ai carabinieri della locale stazione.
I carabinieri, coordinati dai colleghi della Compagnia di Fabriano, hanno avviato un’indagine e sono riusciti ad individuare l’autore del tentativo di truffa. Si tratta di un trentenne nato in Albania e residente a Verona, che è stato denunciato per tentata truffa. Grazie alla prontezza dell’anziano nel segnalare l’accaduto, è stato possibile impedire che questa forma di malaffare avesse successo.
Purtroppo, non tutti sono altrettanto fortunati. Tre ragazze ventenni, residenti anch’esse ad Arcevia, sono state vittime di una truffa legata all’acquisto di biglietti per un importante concerto a Milano. Le ragazze hanno risposto a un annuncio online, nel quale un ragazzo offriva in vendita i tagliandi per l’evento. Dopo una rapida trattativa, le giovani hanno concordato il prezzo per il cambio di nominativo dei biglietti: 170 euro, che hanno prontamente pagato al venditore.
I biglietti sono arrivati a casa, ma purtroppo erano palesemente falsi. Le ragazze, non appena si sono accorte dell’inganno, si sono rivolte ai carabinieri della locale stazione, che in breve tempo sono riusciti a identificare il venditore. Si tratta di un ventiquattrenne residente a Napoli, che è stato denunciato per truffa. Anche in questo caso, grazie all’intervento tempestivo delle vittime e alle indagini delle forze dell’ordine, il responsabile della frode è stato individuato.