Humanity il 15 luglio ad Ancona con 199 migranti, tra loro una minore incinta

ANCONA – È previsto per sabato 15 luglio l’arrivo al porto di Ancona della nave umanitaria “Humanity 1”, con a bordo 199 migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale. Le persone adulte sono 134: 90 uomini e 44 donne,
Tra i naufraghi ci sono anche 65 minori, di cui 16 accompagnati e 49 non accompagnati: quattro sono ragazze di cui una incinta. Diverse le nazionalità dei migranti che verranno accolti: India, Burkina Faso, Camerun, Ghana, Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Niger, Sud Sudan e Sudan.
. Parte dei migranti potrebbe restare in strutture di accoglienza delle Marche ma sarà il Ministero dell’Interno a stabilire le destinazioni.
La nave umanitaria dovrebbe attraccare alla banchina 19 e non alla 22 come avvenuto per altre imbarcazioni in precedenza.
La Prefettura di Ancona coordina le operazioni di accoglienza che vedono in campo le forze dell’ordine, il Comune di Ancona, i vigili del fuoco, la protezione civile, la capitaneria di porto, la Croce Rossa, l’Anpas, l’Autorità di sistema portuale, la Caritas, l’Usmaf, l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, il 118, l’Unhcr, l’Esercito, il Comando scuola della Marina Militare, l’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche e il 118.
“L’amministrazione comunale farà di tutto per garantire la migliore accoglienza” ai migranti della nave umanitaria Humanity 1 a cui è stato assegnato il porto di Ancona. A dirlo all’Ansa è il sindaco del capoluogo marchigiano Daniele Silvetti,
“Siamo pronti – prosegue Silvetti – a rispondere con efficienza per accogliere nel migliore dei modi i minori e gli adulti”. Quello della Humanity 1 si tratta dello sbarco di migranti più numeroso avvenuto finora ad Ancona dal gennaio 2023.
Per l’espletamento delle procedure di accoglienza, dopo lo screening sanitario a bordo della nave e la prima accoglienza che dovrebbe avvenire alla banchina 19 del porto del capoluogo marchigiano “è in corso di individuazione” all’interno del territorio del Comune di Ancona “una struttura” dove eseguire le ulteriori procedure di accoglienza prima che i migranti siano destinati dal Ministero dell’Interno alle varie strutture.