FABRIANO – Un giovane residente a Fabriano (Ancona) è caduto vittima di una truffa informatica che ha portato al prosciugamento del suo Bonus Cultura. Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno denunciato un 33enne, residente nel Sud Italia, in stato di libertà, per i reati di truffa informatica e accesso abusivo a sistema informatico.
Tutto è iniziato lo scorso luglio, quando il ragazzo fabrianese ha ricevuto una mail dal Dipartimento Cultura di un ministero omonimo. La mail confermava l’utilizzo integrale del residuo del suo Bonus Cultura per l’acquisto di libri, per un importo complessivo di 314 euro, presso una libreria ubicata nel Sud Italia. Tuttavia, il giovane dichiarò di non aver mai effettuato tale acquisto presso la suddetta libreria.
Preoccupato, segnalò immediatamente l’anomalia all’indirizzo mail ministeriale dedicato alle problematiche riguardanti il Bonus Cultura. In risposta, ricevette la conferma della transazione e l’invito a presentare denuncia alla Polizia per risolvere la situazione.
Dopo una meticolosa indagine, gli agenti hanno scoperto che la libreria in questione era stata dichiarata “irreperibile” fin dal 2019. Al suo posto, nel luogo indicato, si trovavano una macelleria e un palazzo residenziale. A questo punto, gli inquirenti hanno iniziato a concentrarsi sull’individuazione del titolare dell’Iban a cui era stato destinato il pagamento della transazione.
L’indagine ha portato alla denuncia di un 33enne, successivamente identificato, e già noto alle forze dell’ordine per diverse truffe informatiche commesse con lo stesso modus operandi in varie regioni italiane.
Il giovane fabrianese, dunque, è stato vittima di un “acquisto fantasma”, in cui il suo Bonus Cultura è stato prelevato da un malintenzionato senza il suo consenso e utilizzato per acquisti mai effettuati. La Polizia raccomanda sempre la massima attenzione nell’utilizzo dei propri dati e invita a segnalare eventuali anomalie o sospette transazioni al fine di prevenire simili truffe informatiche.