Poco prima del Ferragosto sono stati intensificati i controlli estivi dei carabinieri del Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, per verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti agli utenti nel periodo vacanziero. I blitz in stabilimenti balneari e i villaggi turistici, hanno portato allo stop dell’attività per 20 strutture perché abusive o prive di igiene.
Nelle Marche nessuna chiusura, ma circa la metà degli chalet ristoranti controllati dal Nas di Ancona non sono risultati in regola ha effettuato 32 controlli presso altrettanti stabilimenti balneari con attività ristorativa: 15 con conseguenti sanzioni e sequestri di pescato. In particolare si parla di 110 kg di prodotti ittici non tracciati e rinvenuti nei ristoranti.
A carico di quattro di loro, informa il Nas di Ancona guidato dal tenente Alfredo Russo, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di Euro 8.500. Per gli stessi stabilimenti è scattata altresì la segnalazione all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa per inadeguatezze igienico sanitarie o strutturali.
In provincia di Ancona, controllati 14 stabilimenti, comminata una sanzione amministrativa per 1.500 euro, per la presenza di 55 kg di prodotti ittici non tracciati e segnalati all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa sette strutture.
Nella provincia di Macerata, controllati 9 chalet di cui uno sanzionato amministrativamente con 2mila euro per l’inosservanza delle procedure Haccp. Cinque stabilimenti sono stati segnalati all’autorità Amministrativa e Sanitaria.
Nella Provincia di Ascoli Piceno, i controlli hanno riguardato quattro stabilimenti. Due sono stati sanzionati per complessivi 5mila euro. In entrambi i locali sono stati sequestrati un totale di 55 kg di prodotti ittici non tracciati. A causa delle inadeguatezze riscontrate i due esercizi sono stati segnalati alle Autorità Sanitarie ed Amministrative per provvedimenti di specifica competenza.
In provincia di Fermo, controllati tre stabilimenti balneari. In uno si sono rilevate inadeguatezze strutturali e, pertanto, è stata interessata la competente Autorità. Infine, nella provincia di Pesaro Urbino, i controlli hanno riguardato due attività che sono risultate in regola.