Ancona, pensioni da fame: anziani rinunciano a cure e pasti

ANCONA – Le pensioni delle Marche registrano un importo medio tra i più bassi d’Italia, con sei pensionati su dieci sotto la soglia di povertà.

Una situazione a volte veramente drammatica a causa del carovita che ha eroso il potere di acquisto e con famiglie che non arrivano più a fine mese, ed a volte non pagano le bollette, saltano i pasti e rinunciano addirittura a curarsi.

“Le vacanze sarebbero il meno, ma molte persone stanno rinunciando addirittura a curarsi”.

“Comincio a fare fatica per le spese della casa, alimentari ed un po’ tutto. Anche chi ha pensione medie è in difficoltà

“Abitavo ad Offagna, avevo un orto e tutta la verdura buona a costo quasi zero. Adesso per comprare la verdura al mercato si spendono sei euro al chilogrammo.

Ho lavorato per 30 anni come vigile del fuoco, mentre quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza sono svogliati. E dunque hanno fatto bene a toglierlo, perché pago le tasse e non mi sta bene darli a loro”

“Siamo d’altri tempi quando si risparmiava. Tutto quello che c’è adesso è tanto”.

“Purtroppo ho una pensione bassa perché ho versato solamente 22 anni di contributi”.

L’importo medio delle pensioni vigenti nelle Marche è di 885 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.148 euro delle pensioni di vecchiaia ai 479 euro delle pensioni e assegni sociali.

Nelle Marche, gli importi delle pensioni sono di gran lunga inferiori a quelli nazionali: -212 euro lordi medi mensili. Particolarmente significativa è la differenza negli importi delle pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti che, nelle Marche, sono di 1.326 euro, ovvero -255 euro mensili rispetto ai valori medi nazionali e -350 euro rispetto alla media delle regioni del Centro.

ELIO CERRI segretario generale Spi Cgil Marche

“Molti anziani vivono con una pensione sotto la soglia di povertà. E’ un grosso problema, perché fanno fatica a potersi alimentare adeguatamente ed anche a curarsi”.

Significativa è anche la differenza tra uomini e donne: se i primi percepiscono 1.411 euro lordi, l’importo corrisposto alle donne è di 831 euro, ovvero mediamente 580 euro in meno ogni mese rispetto agli uomini.