Nessun miraggio: una delle tre draghe che si occuperanno del dragaggio è attraccata oggi al porto di San Benedetto. Un’attesa quella dell’escavo completo del bacino portuale durata 15 lunghi anni.
Per questo nella conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio in Capitaneria, alla presenza della comandante Alessandra Di Maglio, del governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, del presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico Centrale Vincenzo Garofalo, della sottosegretaria al Mef Lucia Albano, dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini e del sindaco.
Proprio il primo cittadino ha parlato di “dragaggio epocale: un’opera fortemente voluta dall’amministrazione a seguito delle proteste della marineria che chiedeva da tempo più sicurezza”.
I lavori inizierà domani, 5 settembre, dureranno fino a metà gennaio 2024, meteo permettendo. Verranno eliminati 90mila metri cubi di sabbia e la profondità, dagli attuali 2 metri e mezzo, passerà a 4,5-5 metri: il porto tornerà così in completa sicurezza e i pescherecci, che riprenderanno il largo il 24 settembre dopo il fermo pesca, potranno entrare e uscire senza la preoccupazione di toccare il fondale.
Sul piatto ci sono 1milione e 172mila euro. A snocciolare le cifre è il presidente Garofalo che guarda anche al futuro dell’infrastruttura: “Bisogna cambiare rotta, passando da interventi di emergenza, come gli spostamenti di sabbia dall’imboccatura del porto, a lavori di mantenimento”.
Garofalo ha illustrato anche dove verranno portate le sabbie in eccesso: “Tramite i tre pontoni sarà conferita nell’area Marche sud a 9 miglia dalla costa”.