Ancona, lavoratori in nero: due attività sospese dalla Finanza

ANCONA – Una società che gestisce una struttura alberghiera in provincia di Ancona utilizzava personale in nero o illecitamente somministrato da tre distinte società non autorizzate, per eludere gli obblighi contributivi: i lavoratori venivano impiegati come camerieri nel ristorante dell’hotel, per il servizio di pulizia delle stanze e la gestione dell’annessa spiaggia. E’ solo una delle attività ispettive eseguite negli ultimi mesi dalla Guardia di Finanza in provincia di Ancona. In questo caso ha operato il Gruppo dorico, in collaborazione con l’Inps e l’Inail. In estate, nel caso specifico, impiegati 10 lavoratori in nero e 54 in modo irregolare (cui si aggiungono 11 lavoratori in nero e 33 irregolari nel periodo precedente), con evasione contributiva di oltre 275.000 euro e l’irrogazione di sanzioni in materia di lavoro nero per oltre 175.000 euro. Il Comando Provinciale di Ancona delle Fiamme Gialle in estate ha ulteriormente intensificato i controlli per contrastare il lavoro sommerso o irregolare sul territorio, con l’impegno dei reparti territoriali. In particolare, il Gruppo di Ancona e le Compagnie di Jesi e Falconara Marittima e le Tenenze di Osimo e Fabriano, hanno effettuato mirati accessi in tutti i settori economici (attività commerciali, liberi professionisti e locali della movida della riviera). Dieci proposte di sospensione dell’attività imprenditoriale (come da art. 14 del D.Lgs 81/2008 che sancisce la sospensione dell’attività quando il numero dei lavoratori irregolari è almeno del 10% del totale di quelli presenti sul luogo di lavoro al momento dell’accesso). Due, al momento sono state sospese. Gli accertamenti hanno interessato 78 operatori economici e hanno consentito di individuare 35 lavoratori in nero, 64 lavoratori assunti in modo irregolare (salario e/o condizioni lavorative diverse da quelle contrattualizzate) ed elevare contestazioni nei confronti di 21 datori di lavoro. Gli imprenditori verbalizzati dovranno liquidare le contribuzioni previdenziali e assicurative evase e a regolarizzare i rapporti di lavoro irregolari. Le attività coinvolte sono state sanzionate per mancato rispetto delle norme fiscale, previdenziali e assistenziali o di ‘assunzione.