Morte di Jacopo Bachetti, è guerra di perizie: nel mirino il guardrail

ASCOLI PICENO – È battaglia di perizie nel processo a carico di Maurizio Belloni, il giovane accusato di omicidio stradale e lesioni gravi per aver causato, l’incidente stradale nel quale il 14 novembre del 2020 morì il 26enne ascolano Jacopo Bachetti.

Su richiesta dell’avvocato difensore Sergio Gabrielli il processo si celebra con rito abbreviato.

Ieri al Tribunale di Ascoli  si è tenuta all’audizione del consulente di parte, l’ingegner Ciofani di Pescara, nominato dal difensore dell’indagato, che nel suo esame ha approfondito lo stato dei luoghi lungo la strada per Venagrande dove avvenne l’incidente mortale.

L’ingegner Ciofani si è soffermato in particolare sul guardrail affermando che – a suo avviso – in quel tratto di strada era mal posizionato poiché non seguiva alla perfezione la traiettoria della curva ed era anzi stato posto addirittura in maniera quasi perpendicolare rispetto alla direzione di marcia dell’Audi. Ciofani ha aggiunto che il guardrail non aveva i requisiti di tenuta e assorbimento dell’energia cinetica richiesta in relazione al limite di velocità che in quel tratto era di 50 km/h.

Secondo il rapporto della polizia giudiziaria, invece l’Audi TT Roadstar cabrio a trazione anteriore guidata da Belloni, con a bordo Bachetti, superò una Polo dove c’erano altri amici reduci da una serata trascorsa tutti insieme; nell’affrontare la curva immediatamente successiva, l’Audi uscì di strada, sbattendo contro un cassonetto dell’immondizia.

Sfondò quindi il guardrail, precipitando nella scarpata per 25 metri (17 di dislivello) ribaltandosi: gli occupanti furono sbalzati fuori dall’auto, la cui cappotta era stata aperta poco prima, durante la marcia. Secondo questa ricostruzione, nessuno indossava la cintura di sicurezza.

Su richiesta del pubblico ministero, l’udienza è stata aggiornata al 24 marzo del prossimo anno per sentire il consulente tecnico d’ufficio, l’ingegnere Andrea Violoni che ha già eseguito la perizia su incarico del gip Annalisa Giusti, a cui verranno sottoposte i quesiti e i dubbi sollevati da Ciofani.