Sconto di pena per Davide De Felicibus, il 35enne di Atri che il 22 agosto 2022 travolse con la sua auto, uccidendola, la studentessa rosetana Flavia Di Bonaventura mentre in bicicletta stava tornando a casa dopo una serata di festa con gli amici. Grazie al concordato in appello, De Felicibus – che quella notte viaggiava a velocità sostenuta, sotto l’effetto di alcol e senza assicurazione – si è visto ridurre la condanna per omicidio stradale aggravato da 7 anni inflitti in primo grado con rito abbreviato a 4 anni 10 mesi e 20 giorni in appello. L’istituto del concordato, pur confermando l’esclusiva responsabilità dell’imputato dà luogo a riduzione della pena purché il condannato rinunci a tutti i motivi di appello. Si tratta di uno strumento utile per abbreviare i tempi del procedimento penale e arrivare a pena certa, seppur rimodulata. Resta anche in appello, invece, la provvisionale di 600mila euro nei confronti delle parti civili, ovvero dei familiari della vittima e i due amici che erano con lei la notte della tragedia.
Quel maledetto 22 agosto di un anno fa, oltre a Flavia anche Simone e Cristina stavano percorrendo in bici il tratto di statale 16 che da Scerne di Pineto li avrebbe riportati a casa, quando i tre vennero travolti da una Fiat Panda che correva a più di 120 km/h. La prima ad essere colpita era stata Cristina, poi Flavia e infine Simone, rimasto per diverse settimane in rianimazione. Ad avere la peggio però era stata la 22enne rosetana. Sottoposto ad etilometro subito dopo l’incidente De Felicibus era risultato per ben due volte positivo. Agli investigatori e poi ai giudici dopo il suo arresto, il 35enne ha sempre sostenuto di non aver visto i ragazzi, a causa della scarsa illuminazione presente su quel tratto di strada, e di essersene accorto quando ormai era troppo tardi.