ASCOLI PICENO – Resiste il doppio tabù: Parma e Pecchia. L’Ascoli non batte gli emiliani al Del Duca da 18 anni e non è mai riuscito a superare il tecnico di Formia, un ex peraltro. Resiste la maledizione, con il Picchio che inchioda dopo 5 risultati utili consecutivi e rimanda anche stavolta il salto di qualità. Per la capolista (e migliore attacco del torneo), invece, vittoria numero 8 in stagione.
Viali ritocca appena l’11 che ha sbancato Lecco. Resta 4-4-2, inserendo Gnahoré al posto di Milanese, con il conseguente spostamento di Falzerano sull’esterno sinistro.
Al Parma bastano 7 minuti: dopo un errore di Bellusci, Sohm per Man che fa subito 1-0. Gara in salita. Ma l’Ascoli rimedia al 13’ grazie al mancino di Caligara. 1-1 e per il centrocampista prima gioia in stagione. I bianconeri insistono, con Nestorovski che impegna Chichizola. I 7.249 dello stadio Del Duca, incluso l’ex Andrea Sottil (fresco di esonero da tecnico dell’Udinese), adesso ci credono. Caligara, sempre lui, per Falzerano: chiusura della difesa emiliana, in affanno. Poi di nuovo il centrocampista di Viali, che dal limite costringe Chichizola a rifugiarsi in calcio d’angolo.
L’Ascoli colleziona due corner in serie, ma senza fortuna. Il Parma si rifà vedere al 27’, col mancino di controbalzo di Bernabè fuori misura. Gli ospiti crescono e mettono di nuovo la freccia al 34’: ancora Man, che stavolta capitalizza l’invito di Delprato, firmando il quinto centro in campionato per l’1-2. L’ultima emozione prima del riposo dalla bandierina: Man per la testa di Del Prato, alta.
Si ricomincia senza cambi. Il primo squillo è dell’Ascoli: il tiro cross di Adjapong crea qualche problema a Chichizola. Ma al 54’ la capolista triplica grazie alla splendida punizione di Bernabé: pallone sulla traversa e poi oltre la linea. Per lo spagnolo rete numero 3. L’Ascoli prova a scuotersi: Caligara per Falasco, sinistro alto. Viali intanto toglie Di Tacchio e Adjapong, inserendo Rodriguez e Bayeye. Pecchia risponde con Coulibaly e Di Chiara (partita finita per Ansaldi e Man).
Al 64′ il Parma potrebbe segnare il quarto: Sohm ruba palla a Gnahorè, arriva davanti a Viviano, lo supera ma poi trova il salvataggio sulla linea di Bellusci in scivolata. Protesta Viviano per un presunto fallo degli emiliani: l’arbitro Fabbri prima lo ammonisce e poi le espelle. Ascoli in 10 uomini. Entra Barosi, all’esordio in campionato, al posto di Caligara. Dentro pure Colak per Bonny negli ospiti.
L’Ascoli si sgonfia. Al 78′ Colak spreca due volte per il 4-1. In campo Haveri e Manzari per Falasco e Mendes, Pecchia inserisce Camara e Mihaila e richiama in panchina di Bendyczak e Sohm.
Nel primo minuto di recupero Fabbri assegna un rigore all’Ascoli per un fallo di Camara su Rodriguez. Il Var Mariani lo richiama al monitor e il fischietto di Ravenna torna sui propri passi: punizione.
Sipario sul 3-1 della capolista. Quinto stop per l’Ascoli, il secondo al Del Duca. Sabato 4 novembre la trasferta di Bari.
Il tabellino di Ascoli-Parma 1-3
ASCOLI (4-4-2): Viviano; Adjapong (59’ Bayeye), Bellusci, Quaranta, Falasco (83’ Haveri); Caligara (65’ Barosi), Gnahoré, Di Tacchio (59’ Rodriguez), Falzerano; Mendes (83’ Manzari), Nestorovski. All.: Viali.
PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Ansaldi (62’ Ansaldi); Estévez, Bernabè; Man )62’ Coulibaly), Sohm (83’ Mihaila), Benedyczak (83’ Camara); Bonny (69’ Colak). All.: Pecchia.
Arbitro: Fabbri di Ravenna.
Reti: 7′ Man, 13′ Caligara, 34′ Man, 54′ Bernabé.
NOTE: ammoniti Viviano, Falasco, Bellusci, Quaranta, Nestorovski, Caligara e Manzari per l’Ascoli; Bonny e Camara per il Parma. Al 64’ espulso Viviano. Spettatori: 7.249 (inclusi i 307 dall’Emilia Romagna).
Foto Ascoli Calcio