Un trentacinquenne di Acquasanta Terme che si era messo alla guida della propria vettura in evidente stato di ebbrezza è ora accusato di omicidio stradale per la morte di una donna a seguito di un incidente che si verificò a settembre dello scorso anno lungo la strada provinciale Bonifica nel territorio di Ancarano. Il giovane perse il controllo della sua auto e andò a sbattere, contro una macchina parcheggiata sul ciglio della strada al cui interno c’era una donna che a seguito delle ferite riportate morì qualche mese dopo. A seguito dell’attività investigativa svolta, per gli inquirenti il trentacinquenne, su cui pesa anche l’aggravante di essersi messo alla guida della sua auto nonostante avesse la patente sospesa, guidava in stato di ebbrezza, dal momento che gli fu rivelato un tasso di alcol nel sangue superiore a 0,70 e quindi ben oltre il consentito. Stava percorrendo la strada provinciale Bonifica quando, giunto in territorio di Ancarano, il trentacinquenne perse il controllo del veicolo e andò a sbattere contro un altro veicolo che era parcheggiato sul marciapiede, davanti ad uno stabilimento, con all’interno una donna, che a seguito del violenti urto andò a sbattere contro la recinzione del capannone industriale. Le sue condizioni apparvero subito gravi: trasportata all’ospedale di Teramo dove giunse in stato comatoso, le fu diagnosticato una emorragia cerebrale e la frattura di alcune vertebre tali da comportare una tetraplegia. Nel corso dei mesi il suo stato clinico si aggravò ulteriormente fino causare, lo scorso mese di aprile, la morte della donna. A distanza di oltre un anno, la Procura di Teramo ha concluso le indagini ipotizzando nei confronti dell’acquasantano il reato di omicidio stradale. L’indagato, difeso dall’avvocato Umberto Gramenzi, rischia ora una pena che potrebbe essere compresa tra gli otto e i dodici anni di reclusione.