Pesaro – Omicidio di Natale, c’erano altri obiettivi nella famiglia Bruzzese. in aula il ruolo di Versace

PESARO – C’erano altri obiettivi nella famiglia Bruzzese. E Rocco Versace ha partecipato ai sopralluoghi, per conoscere i movimenti del fratello di Marcello Bruzzese, freddato da una scarica di proiettili il 25 dicembre 2018 in via Bovio, nel centro storico di Pesaro. Inoltre, Versace ha avuto contatti con un familiare della cosca dei Crea. Proseguono presso il tribunale di Pesaro le udienze nel processo a carico di Rocco Versace, 57enne calabrese, accusato di omicidio volontario aggravato dal fatto di aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso, in questo caso la cosca calabrese dei Crea, alla quale apparteneva Girolamo Biagio, fratello della vittima, prima di diventare collaboratore di giustizia. Il maresciallo dei Ros che ha indagato sull’omicidio di mafia ha continuato, davanti alla corte d’assise, a mettere insieme i pezzi del complesso e articolato puzzle di indagini. Fino ad ora erano stati ricostruiti, attraverso le celle telefoniche agganciate dai cellulari criptati e i soggiorni con false identità, gli spostamenti, nei mesi precedenti e successivi all’omicidio di Natale, dei due killer di Bruzzese, Francesco Candiloro e Michelangelo Tripodi, condannati entrambi all’ergastolo dal Tribunale di Ancona con il rito abbreviato. L’ultima deposizione del maresciallo dei Ros ha fatto emergere anche la presenza, in almeno uno di questi sopralluoghi nella zona del centro-nord Italia, di Rocco Versace, al quale gli inquirenti erano arrivati proprio attraverso le celle che avevano agganciato una telefonata tra i due killer e un intermediario. E che per la procura avrebbe avuto un ruolo importante nel pianificare l’omicidio di Bruzzese. Versace e uno dei due sicari, Michelangelo Tripodi, avevano soggiornato in un bed and breakfast nella zona di Ivrea, nel periodo di fine marzo 2018, nove mesi prima dell’uccisione di Bruzzese. Ma in quel caso il loro interesse era rivolto su Francesco Bruzzese, un altro fratello della vittima, e ritenuto uno dei potenziali obiettivi per la vendetta di stampo mafioso. In quei giorni Versace e Tripodi hanno effettuato diversi sopralluoghi nell’area piemontese, tenendo contatti, rilevati attraverso le intercettazioni delle utenze telefoniche utilizzate dai due, con parenti e conoscenti anche nella zona della Lombardia. In particolare è stato intercettato un contatto tra Versace e un componente della famiglia Crea. Versace e i due sicari sono stati successivamente arrestati nell’ottobre del 2021. Prossima udienza il 15 novembre.