SENIGALLIA – “La gente ammira i miei lavori e mi fa i complimenti”.
A parlare è Tiziano, uno dei protagonisti di un percorso di arte terapia per persone diversamente abili che, divertendosi ed interagendo con altri amici, bambini e ragazzi, elaborano e interpretano la realtà, ognuno con il proprio stile, segno e poetica.
E’ la finalità dell’associazione Lapsus di Senigallia per la promozione di tutte le forme artistico espressive, attraverso progetti finalizzati alle problematiche che si manifestano nell’ambito della conflittualità, del disagio sociale e della diversità.
“Qui vengono 13 ragazzi con delle problematicità, afferma Andrea Simonetti, responsabile dell’associazione Lapsus. Quando loro vengono qui, queste problematicità scompaiono, perché qui diventano dei creativi. Si tratta di un’importante relazione che abbiamo con loro”.
Le persone diversamente abili che partecipano a questo progetto di lotta al disagio, all’emarginazione ed al razzismo, sono straordinariamente soddisfatte del loro lavoro.
Ecco le loro voci.
“Invito anche altre persone – spiega Alessandro – a venire a pitturare come faccio io”.
“Vengo qui dallo scorso mese di febbraio – dice Angelo – ed ogni volta è un’esperienza particolare”.
“Ho disegnato la Rotonda – afferma Debora – perché sono di Senigallia e perché mi piace molto”.
Lo spazio laboratoriale è sempre aperto alla città, anche durante i laboratori quotidiani, per permettere una conoscenza diretta e senza filtri dei ragazzi e del loro lavoro. Non si parla insomma di un’integrazione monodirezionale dei disabili nella società, ma di reciproca conoscenza, valorizzazione ed apprezzamento attraverso una relazione paritaria e senza pregiudizi.
“Gli artisti – conclude Andrea Simonetti – hanno uno sguardo ed un’ottica molto più aperta di quello che possiamo percepire noi. A Lapsus è bello perché c’è un mondo che parla di altro, non parla di disabilità.