ANCONA – Una professoressa legge tra le righe di un tema di una sua alunna che la minore avrebbe subìto un presunto abuso sessuale e fa scattare l’allarme. È partita così la segnalazione ai genitori della ragazzina, che ha meno di 16 anni e vive nell’hinterland anconetano. Ad abusare di lei sarebbe stato un 20enne, conosciuto nel bar sotto casa.
I fatti risalgono alla scorsa estate ma sono emersi solo ora che la minore è stata sentita dal gip con la formula dell’incidente probatorio. La sua testimonianza è stata cristallizzata al tribunale di Ancona, in una aula protetta. Davanti al giudice, con tutte le cautele del caso, la minorenne ha cercato di ripercorrere la sera in cui sarebbero avvenuti gli abusi.
Un atto dovuto ascoltarla dopo la segnalazione dell’insegnante ai genitori, con conseguenti interessamenti degli assistenti sociali e poi di forze dell’ordine e Procura. A settembre la ragazzina aveva scritto un tema a scuola raccontando cosa le era accaduto in una serata estiva. L’insegnante aveva informato subito i familiari che erano all’oscuro di tutto.
Solo alcune amiche avrebbero raccolto le confidenze della minorenne. Stando alle accuse, che hanno portato la Procura ad indagare il ragazzo per gli abusi, il 20enne avrebbe contattato la minorenne sui social, dopo averla conosciuta al bar, e poi l’avrebbe invitata ad uscire. Gli abusi sarebbero avvenuti in un appartamento di proprietà dell’indagato dove erano andati per vedere un film.