ASCOLI PICENO – Un punto nelle due partite firmate Fabrizio Castori (nella foto in alto). Uno nelle ultime 5, più in generale. L’Ascoli resta impantanato nei playout. Non risale. Niente svolta. Certo, l’allenatore di Tolentino ha dovuto cominciare con una doppia trasferta super complicata. In casa della Reggiana quasi illibata al Mapei Stadium, un solo ko interno in stagione, e su quello della capolista Venezia, che coi bianconeri ha infilato la quinta vittoria consecutiva. In laguna 3-1 magari un pelo severo, ma rimane la sostanza di un primo tempo quasi regalato, col primo gol cadetto di Masini arrivato dopo l’intervallo, ma tardi.
Ecco: l’Ascoli che sgomita per la salvezza, proprio non può permettersi di entrare in campo nella ripresa. Mister Castori ha provato comunque a guardare i lati positivi della sfida del Penzo, “la crescita in mentalità e condizione fisica”.
Patrizio Masini esulta dopo il gol realizzato al Penzo
Di sicuro l’Ascoli, che dopo la domenica di riposto tornerà ad allenarsi domani pomeriggio, rimane in assoluta emergenza. Sette assenze a Venezia, facciamo 6 la prossima: l’unic recuperabile potrebbe essere Falzerano. Sempre fuori Kraja, Caligara, Bogdan, Tavcar, Nestorovski e Bellusci. Insomma, in attesa del mercato di riparazione, Castori dovrà fare con quelli che ha.
È diventato un torneo di sofferenza pura per il Picchio, con gli 8 punti in meno rispetto al campionato scorso che raccontano tutto o quasi. Meglio guardare avanti. Allo Spezia da poco affidato a Luca D’Angelo, il tecnico pescarese che il mese scorso si era visto al Del Duca per il match col Como, lasciando intendere – a qualcuno – che potesse toccare a lui rimpiazzare William Viali. Ma poi è arrivato Castori e D’Angelo è finito in Liguria. Doppio ko con Sampdoria e Parma. I bianchi non vincono da fine settembre e in 7 gare hanno rastrellato 4 punti.
Spezia penultimo in classifica, 3 sotto l’Ascoli. Sabato sarà scontro diretto che vale già un bel pezzo di salvezza.
Foto Ascoli Calcio