Simone Babbini attende in carcere di poter essere ascoltato dal giudice. Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nell’udienza di convalida, l’operatore scolastico 43enne accusato di tentato omicidio, per l’aggressione ai danni del direttore del market Matteo Bastianelli avvenuta a Fermignano, ha presentato alla procura attraverso il suo legale, l’avvocato Salvatore Asole, l’istanza per essere interrogato dal Gip del tribunale di Urbino. Dovrà attendere, prima dell’interrogatorio, che in procura venga depositato l’esito degli accertamenti tecnici disposti sul suo cellulare. Questo, per evitare di sottoporre successivamente Babini ad un altro interrogatorio se dalla perizia sul telefonino dovessero emergere elementi rilevanti ai fini dell’indagine. Dopo che l’operatore scolastico avrà reso la sua versione dei fatti su quanto accaduto quella mattina del 16 ottobre, poco prima delle 7, la difesa del 43enne potrebbe chiedre una sostituzione della misura cautelare in carcere, con l’ipotesi di presentare istanza per gli arresti domiciliari con l’ausilio del braccialetto elettronico. Ci sono elementi ancora da chiarire sull’aggressione a Bastianelli, che è stato prima investito con l’auto e poi colpito con 13 martellate. Nel momento in cui Babbini lo ha aggredito la sua auto era diretta verso Urbania. E non a Urbino dove l’uomo svolgeva il ruolo di operatore scolastico. Inoltre, il suo ingresso a scuola era previsto alle 7,30. In auto aveva il martello con il quale ha poi colpito Bastianelli, il coltello e un sampietrino. L’obiettivo della difesa di Babbini è quello di dimostrare, anche attraverso la richiesta dell’interrogatorio, che il 43enne non voleva uccidere Bastianelli. L’avvocato Asole motiva ciò con il fatto che se il suo assistito avesse voluto uccidere Bastianelli, avrebbe usato un coltello, che teneva in auto, e non il martello, con il quale ha colpito il 46enne in particolar modo alla schiena. Inoltre, c’è anche l’elemento dell’investimento con l’auto, che non è stato portato a termine. Una volta chiarita la motivazione che ha spinto Babbini ad aggredire il 46enne, secondo la difesa potrebbero ravvisarsi gli estremi per rivedere il capo di imputazione di tentato omicidio, derubricandolo a lesioni gravi. Dopo la violenta aggressione, Babbini è andato a scuola a Urbino. Aveva lasciato l’auto con la quale ha investito Bastianelli, davanti alla casa di un parente. Al ritorno, è stato arrestato dai carabinieri. Bastianelli nei momenti dell’aggressione è riuscito a divincolarsi e a ripararsi dietro il guard-rail. L’aggressore ha anche cercato di buttare la vittima nel dirupo sottostante. E’ stato salvato dall’intervento di un addetto di Marche Multiservizi.