Torna dopo 13 anni il derby dell’Adriatico e non delude le aspettative dei 2.813 spettatori. Esordio bagnato, ma non fortunato per l’Ancona Matelica, beffata al 90′.
Principale accreditato per la palma finale, il Delfino del Presidente Sebastiani cerca l’immediato riscatto dopo la retrocessione dello scorso anno. Sempre propositivo mister Auteri, con una squadra aggressiva e dinamica, ma una rosa ancora in divenire e alla ricerca della migliore condizione. Sul fronte opposto, mister Colavitto apporta alcuni cambi all’undici capace 7 giorni fa di avere la meglio ai calci di rigore sul Montevarchi, dopo il vantaggio iniziale firmato Rolfini. Vitali tra i pali, difesa e centrocampo confermati, due su tre gli elementi variati nel tridente avanzato. Dentro il grande ex di giornata, Ferdinando Del Sole. Dentro anche l’ex Castelnuovo Faggioli. Fiducia a Sereni, a riposo Moretti e Rolfini, usciti con qualche acciacco dal match di Coppa.
Prima frazione aperta e combattuta, con i padroni di casa che spingono forte sugli esterni e portano diversi pericoli dalle parti di un ottimo Vitali. I biancazzurri chiudono in vantaggio grazie alla rasoiata di Nzita, ma con gli ospiti che non stanno di certo a guardare.
Ripresa con i biancorossi che iniziano subito con il piede sull’acceleratore, trovando maggiori spazi e conquistando il pari al 17’ st con la zampata vincente di Faggioli per la gioia dei 323 tifosi dorici. Un legno a testa per le due compagini con Ferrari e Sereni. Proprio al 90’, dopo una bella occasione capitata a Rolfini, è Zappella a siglare però il gol decisivo che consegna la vittoria al Pescara.