SENIGALLIA – Tra le cure che spesso assumono poca risonanza, ma che invece rivestono una grande importanza per i pazienti, figura la terapia del dolore che presso il reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Senigallia riveste un grande spazio con 4 ambulatori a settimana ed un bacino di utenza che abbraccia una vasta zona comprensoriale. A questi si aggiungono 2 sedute al mese di procedure invasive in sala operatoria, oltre ad un altro ambulatorio per i circa cento pazienti che assumono cannabis terapeutica e le specifiche giornate dedicate ai pazienti oncologici.
“La terapia del dolore – afferma la primaria di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Senigallia Cristina Scala – consiste nell’alleviare il sintomo dolore al paziente: Proponiamo una presa in carico complessa e duratura nella quale si prescrivono farmaci e si eseguono infiltrazioni, oppure ci sono procedure più complesse che si svolgono in sala operatoria”.
Si è ampliata la rete di gestione dei pazienti fragili e oncologici, dove i medici garantiscono anche le cure palliative. I pazienti sono seguiti ambulatorialmente o in telemedicina secondo necessità anche con presa in carico al domicilio. Recentemente è stata implementata l’offerta terapeutica per i dolori cronici non oncologici come le cefalee e le nevralgie del trigemino, dove ad essere colpiti sono pazienti spesso giovani.
“Anche il giovane – prosegue la dottoressa Scala – purtroppo si ammala in parecchie circostanze. Poi ci sono tutti quei dolori legati agli incidenti stradali, oppure ai traumi da sport”.
il centro di Senigallia partecipa al progetto formativo della rete regionale della terapia del dolore, finalizzata ad uniformare i percorsi assistenziali in tutto il territorio marchigiano.
“Lavoriamo – conclude la primaria – per cercare di uniformare la presa in carico e l’offerta terapeutica in maniera tale che rispettando le dimensioni degli ospedali, ci siano dei centri a cui destinare i malati più complessi”.