ANCONA – In occasione della tradizionale fiera di San Ciriaco organizzata per le vie del centro di Ancona, il locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha disposto una intensificazione delle attività di controllo a tutela dell’economia legale, nell’ambito dei piani d’intervento finalizzati al contrasto della contraffazione, alla sicurezza prodotti, alla tutela del “made in Italy” e del diritto d’autore.
Nel corso dei giorni di fiera (dal 1 maggio ad oggi), sono stati, pertanto, impegnati in diversi turni più di trenta militari in servizio presso la Compagnia di Ancona e la Compagnia Pronto Impiego, che hanno svolto specifici controlli sulla regolarità della merce in vendita presso gli stand, oltre che sul previsto rilascio dello scontrino fiscale.
Durante le specifiche attività sono state constatate dieci mancate emissioni della documentazione fiscale, con sanzione minima in forma ridotta pari a 166 euro ciascuna e sono stati individuati due commercianti che avevano esposto per la vendita un centinaio di prodotti irregolari, non conformi alla normativa prevista dal codice del consumo o riportanti marchi contraffatti.
Nello specifico, in uno stand sono state rinvenuti settanta prodotti elettronici, quali casse wireless, power bank, carica batterie per smartphone, auricolari, cuffie e microfoni privi delle informazioni minime obbligatorie sull’etichetta, quali l’indicazione della provenienza/origine della merce, nonché della composizione dei materiali utilizzati e delle indicazioni in lingua italiana.
Gli articoli, potenzialmente pericolosi per gli acquirenti, sono stati sottoposti a sequestro ed il responsabile è stato segnalato alla locale Camera di Commercio per i conseguenti illeciti di natura amministrativa, per i quali è prevista la sanzione da 516 a 25 mila euro.
Nel corso di controlli, è stato individuato un altro commerciante che aveva in vendita 40 capi di abbigliamento per bambini ritenuti contraffatti, riportanti abusivamente delle immagini e dei loghi registrati. Pure in questo caso la merce è stata sottoposta a sequestro e il titolare è stato denunciato per il reato di vendita di merce contraffatta.