“In attesa che la giustizia faccia chiarezza, la giunta comunale di Falconara Marittima ha deliberato nella seduta di oggi 27 luglio di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale che dovesse scaturire dall’inchiesta, confermando a questo scopo l’incarico all’avvocato De Minicis”.
Così il Comune di Falconara interviene dopo la chiusura delle indagini sull’incidente avvenuto l’11 aprile 2018 all’interno della Raffineria Api, alla cisterna TK 61, interessata da una rottura che causò il diffondersi di idrocarburi nell’aria e nel sottosuolo. Gli indagati sono 18, tra cui l’amministratore delegato di Api Giancarlo Cogliati e l’ex direttore dell’Arpam Giancarlo Marchetti.
“Le accuse formulate dalla Procura – spiega il Comune in una nota – prefigurano ipotesi di reato molto gravi, perché offrono una ricostruzione degli eventi in cui la sicurezza e la tutela dell’ambiente sarebbero state sistematicamente sacrificate all’esigenza di risparmio. L’obiettivo è quello di partecipare a tutte le fasi del procedimento e tutelare in ogni sede la popolazione e il territorio di Falconara”.
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