ANCONA – Presidio regionale giovedì 12 gennaio, alle ore 10, in piazza della Repubblica, a sostegno della vertenza dei lavoratori somministrati in questure e prefetture.
La protesta è organizzata da NIdiL Cgil Marche e Felsa Cisl Marche. Nelle Marche si contano oltre 30 lavoratori, ai quali il 31 dicembre è scaduto il contratto, dopo quasi due anni di servizio, e che ad oggi si trovano dunque ad essere disoccupati.
Si tratta di lavoratori impiegati nell’ambito dell’immigrazione con contratti di somministrazione a termine, con le agenzie GiGroup per le Questure e Manpower per le Prefetture, tutti scaduti a fine 2022. Per i primi, a seguito della cessazione, è stato emanato un avviso pubblico per un altro anno di lavoro, che contiene un’importante clausola sociale per garantire la continuità occupazionale dei lavoratori che precedentemente avevano prestato servizio. Mentre, per i lavoratori in missione nelle Prefetture, non è ancora stata prevista alcuna misura: non vi è nessuna certezza di un nuovo appalto, né tanto meno che sia garantita la continuità occupazionale di chi ha precedentemente prestato servizio.
“Questi lavoratori – si legge in una nota sindacale – hanno svolto negli ultimi anni un ruolo fondamentale per il servizio pubblico poiché si sono occupati di pratiche relative all’emersione di lavoro nero, alla protezione internazionale e ai permessi di soggiorno. Sono figure indispensabili, soprattutto in considerazione del significativo incremento dei flussi migratori e della strutturale carenza di organico che si registra nelle strutture territoriali del Ministero dell’Interno.
Anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, è necessario garantire un’occupazione stabile per queste figure: non si tratta soltanto di salvaguardare posti di lavoro ma anche di non disperdere alte professionalità, fondamentali per il corretto funzionamento del servizio pubblico”.