SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Vittorio Massi (nella foto) inibito per due mesi dopo il 2-2 del suo Porto d’Ascoli a Pineto, il 23 aprile scorso. La decisione del giudice sportivo è arrivata ieri. Adesso ecco la risposta del presidente e della società orange.
“Il Porto d’Ascoli Calcio esprime tutto il proprio dissenso e amarezza per l’inibizione inflitta al proprio presidente Vittorio Massi fino al 2 luglio 2023 – si legge in un comunicato – per una mai avvenuta protesta nei confronti dell’arbitro della penultima sfida di campionato contro il Pineto.
In tale occasione il presidente, presente nel settore ospiti insieme a suo figlio di appena 7 anni, ha avuto accesso alla zona spogliatoi solo a partita ampiamente terminata per riprendere la propria auto, con calciatori e terna arbitrale assolutamente assenti e già da tempo sotto la doccia.
Differentemente da quanto indicato nel comunicato, dunque, il presidente non ha potuto avere alcun contatto verbale con il sig. Claudio Giuseppe Allegretta. Al contrario, Massi (con dirigenza e ufficio stampa presenti) è stato avvicinato dal Commissario di campo, che lo ha ingiustificatamente rimproverato. Il presidente, a quel punto, ha invitato lo stesso a tenere un atteggiamento più professionale, prima di abbandonare l’impianto sportivo.
Il Porto d’Ascoli resta stupito di come semplici diversità di opinioni durante una partita di calcio possano portare a tali conseguenze disciplinari e si riserva ovviamente di far valere tutte le proprie ragioni nelle apposite sedi“.